Buti piange la scomparsa di Franco Caturegli

Cronaca
Buti
Lunedì, 8 Luglio 2019

Armato di scalpello e tanta passione, negli anni '70 e '80 aveva adornato il Monte Serra di sculture

Buti piange la scomparsa di Franco Caturegli.

Con un post pubblicato nelle scorse ore su Facebook, la pagina Insieme per il Monte Pisano ha voluto omaggiare la scomparsa di Franco Caturegli (nella foto a sinistra), scultore dilettante, che negli anni '70 e '80, scolpì diverse opere d'arte lungo la strada che porta sulla vetta del Monte Serra.

Caturegli, insieme a Pierino Palotti di Vicopisano (due sculture figurative che si trovano in alto sulla curva, dove inizia il sentiero che conduce al ”Sorbo”), armato di scalpello e tanta buona volontà, adornò di sculture il monte che sovrasta Buti (soprattutto ai margini della strada che dalla curva per il Sorbo va fino a Prato a Calci).

Franco Caturegli, scomparso venerdì 5 luglio a 79 anni, continuò a scolpirle fino ai primi anni '80 e molte delle sue sculture, poste a diversi metri di altezza, richiesero non pochi sforzi fisici ed una buona dose di equilibrismo.

Una delle sculture di Franco Caturegli

Una delle sculture di Pierino Palotti

 

Questo di seguito il post-omaggio della pagina Insieme per il Monte Pisano

"Nei primi anni ’70, due scultori dilettanti, Franco Caturegli di Cascine di Buti e Pierino Palotti di Vicopisano, armati di scalpello e martello, iniziarono a trasformare i massi lungo la strada del Serra in vere e proprie opere d’arte.

Palotti lavorando per due anni, principalmente nei mesi estivi, realizzò due sculture figurative che si trovano in alto sulla curva, dove inizia il sentiero che conduce al ”Sorbo”, mentre quelle di Caturegli - che se ne è andato a 79 anni, nel pomeriggio di venerdì scorso - più astratte e influenzate dalle conquiste spaziali, sono soprattutto ai margini della strada che dalla curva per il Sorbo va fino a Prato a Calci e chissà quante volte, salendo sul Serra, vi sarà capitato di notarle. Caturegli continuò a scolpirle fino ai primi anni '80 e molte, poste a diversi metri di altezza, richiesero non pochi sforzi fisici ed una buona dose di equilibrismo.

Ora che Franco Caturegli ci ha lasciati, restano - dove la vegetazione non le ha sommerse - un esempio di capacità e passione alla portata di tutti coloro che con lo sguardo le vanno a cercare".

redazione.cascinanotizie