A Buti tutto è pronto per il Palio

Cultura
Buti
Venerdì, 8 Gennaio 2016

Sette contrade, un paese della provincia di Pisa e una delle corse a cavallo più antiche d’Italia. Sono questi gli “ingredienti” principali del Palio di Buti, un evento che riesce a unire sapientemente storia, folclore, gastronomia e cultura. Una manifestazione attraverso la quale il borgo toscano rinnova una tradizione che affonda le sue radici nel XVII Secolo, celebrando al contempo il proprio passato con una spettacolare rievocazione storica e la propria cucina con le cene itineranti e le “trippate” in piazza.

Già, perché anche quest’anno nei giorni della festa per tutte le vie del paese si sentirà l’inconfondibile profumo della “trippa alla butese”, il piatto tipico della festa di San Antonio Abate a base di trippa di manzo cotta con salsicce, carote, fagioli e pomodoro. E grazie alle cene itineranti si potranno gustare i piatti tipici della tradizione contadina locale nelle vecchie scuderie, frantoi e teatri: zuppa di cavolo, maccheroni al sugo di coniglio, bordatino alla pisana (una zuppa a base di farina di mais e cavolo nero), fagioli all’uccelletta con salsicce, costine di maiale in umido con olive e polenta, ritagli di maiale con cavolo nero, castagnaccio, cantucci nel vin santo, cialde con panna e cioccolata e ciambelle fritte.

Il tutto in un clima di grande attesa per la corsa che si terrà domenica 17 gennaio. Seguendo un antico rito, il risveglio sarà scandito dalla Messa dei Cavallai, e successivamente da un’abbuffata di trippa e vino; a metà mattina le contrade, precedute dal cavallo e dal fantino con i quali gareggeranno nel pomeriggio, attraverseranno le vie del centro fino al sagrato antistante la Pieve, dove insceneranno la rievocazione storica preparata con cura durante tutto l'anno: qui saranno consegnati ai fantini la giubba e la  berretta, e saranno benedetti i cavalli. Alle 14 prenderà il via il Palio, che si corre lungo la “via Nuova”, la principale strada di accesso a Buti, ricoperta per l’occasione da uno strato di terra battuta: su questo percorso in salita di circa 700 metri, fra lazzi, scherzi e un tifo da stadio, le Contrade si giocheranno in tre “batterie” e nella corsa finale l’onore e il lavoro di un anno intero. Il vincitore si aggiudicherà il Palio, o cencio che viene dipinto ogni anno da un artista diverso, e a dorso del proprio cavallo verrà condotto in trionfo per le vie del paese dai contradaioli in festa.

La prima edizione del palio in chiave moderna risale al 1961, ma a Buti questa tradizione risale addirittura nel XVII Secolo, quando in occasione dei festeggiamenti di San Antonio Abate, protettore degli animali, venivano benedette le stalle del paese. Antichi documenti testimoniano che nel 1805 la ricorrenza si svolse con “banda, cavalli e con un comitato di festaioli”, e ancora che nel 1848 fu organizzata una “corsa di cavalli di prima forza a Fantino con premio al vincitore di Zecchini dodici”. Nel paese in provincia di Pisa, insomma, questa non può che essere la festa più importante dell’anno: ecco quindi che il ricco programma prevede anche mostre, sfilate folkloristiche, spettacoli musicali e teatrali e incontri con i personaggi che hanno fatto la storia della corsa.

 

 

massimo.corsini