"C'è Luisa? Speriamo": comunicato di Olivia Picchi

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 24 Giugno 2019

"Il progetto "C'è Luisa" presentato dall'Assessora Gambaccini non può essere che un'iniziativa meritevole"

Qua di seguito il comunicato integrale a firma di Olivia Picchi, vice presidente commissione cultura del Comune di Pisa

"Ogni progetto, evento, azione che mirano al contrasto alla violenza sulle donne non può che essere valutato con attenzione ed interesse.
Il progetto ha, a mio avviso, una cosa importate: il coinvolgimento degli esercenti.

Ringrazio subito le associazioni di categoria che hanno aderito all'iniziativa e quei singoli imprenditori che si sono dati da subito come disponibili.

Il convilgimento di cittadini, imprenditori o meno, è importante da un punto di vista culturale, perchè promuove la diffusione di una cultura di genere, crea sacche di protezione, e stimola e sviluppa "l'attenzione" in contrasto con un'indifferenza sempre più dilangante. Il valore del progetto sta in questo prima ancora che della sua funzione di "difesa".

Il punto però è un altro. Benchè, ripeto, sia ben accolta qualunque iniziativa, il progetto "C'è Lusia" non fa altro che testimoniare l'inadeguatezza di questa amministrazione sui temi della violenza di genere e delle pari opportunità.

Si prende un progetto copiandolo da altre realtà solo e soltanto per poter dire che "in fondo si fa qualcosa". Si inserisce il progetto all'interno di un'azione amministrativa inesistente su questi temi: nessuna risorsa in bilancio, nessuna presa di posizione o programma. A questo si aggiunge che la maggioranza ha bocciato in consiglio comunale mozioni che promuovevano un impegno del Comune sul contrasto alla violenza di genere o sulla parità salariale o sull'accesso ai pubblici uffici. Il Consiglio Cittadino delle Pari Opportunità è partito con grave ritardo, non esiste una reale relazione fra il Comune e le associazioni cittadine che si occupano di violenza sulle donne.
Quanto poi il progetto sia solo un'iniziativa spot lo testimonia un altro fatto. Questione che vorrei porre seriamente all'assessora Gambaccini.

Il progetto prevede la possibilità per le donne che si sentono minacciate per strada di poter trovare aiuto nei locali aperti. Come si coniuga questo con la volontà di questa maggioranza di chiudere gran parte dei locali alle 21? O l'Assessora Gambaccini pensa che la violenza avvenga alle due del pomeriggio quando la città brulica di persone?

Ho abitato per molti anni nel quartiere della stazione, nulla mi rendeva più tranquilla al mio rientro a casa che avere il bar in piazza Vittorio e quello sotto i portici aperti. Nulla mi rendeva più tranquilla che passeggiare anche di notte in una città fruita dalle persone.
La movida non è solo disagio e rumore, la cultura, gli spettacoli sono anche "occupazione" sana di spazi, lavoro e sicurezza per tutti, donne comprese.

Come può essere attuato il progetto se si passeggia in una città deserta?

Abbiamo un'amministrazione che confonde i divieti con progetti urbani di riqualificazione, e che evita di misurarsi con le sfide di una città in crescita ed in un mondo sempre più complicato.

Speriamo che il progetto "C'è Luisa" smuova un po' di coscienze a partire da quella dell'assessora e della sua maggioranza.

Olivia Picchi
vice presidente commissione cultura
"

redazione.cascinanotizie