Calci, sabato il ripopolamento delle trote nel torrente Zambra

Cronaca
Calci
Giovedì, 11 Febbraio 2016

La capacità della popolazione di trota del torrente Zambra di Calci di automantenersi, è sempre stata una prerogativa rara e preziosa del nostro torrente. Da questa realtà, nel 2007 fu promosso dall’ Amministrazione comunale uno studio mirato per la conservazione e sviluppo della fauna ittica presente. Lo studio fu affidato all’università di Siena con lo scopo di appurare la caratterizzazione genetica e i possibili interventi gestionali per la  valorizzazione e conservazione di questo patrimonio.

Tali studi misero in luce alcuni importanti aspetti:

  1. L’idoneità dei corsi d’acqua ad ospitare popolazioni salmonicole;
  2. La possibile convivenza di queste con popolazioni di altre specie (anquille e triotti);
  3. La regolazione particolare del ciclo biologico delle trote con le caratteristiche idrogeologiche dei corsi d’acqua, al punto di mostrare un notevole successo riproduttivo naturale.

Dopo questa incoraggiante e certificata realtà, l’amministrazione fu  incoraggiata nella sua idea di salvaguardia che poi si è concretizzata nella creazione di un regolamento di pesca specifica denominato ”ZRS  dei monti pisani”.

Regolamento tuttora valido e funzionale che ha permesso la presenza continua e costante della popolazione ittica, maggiore attenzione dei “frontisti” per le sponde del torrente, una assodata presa di coscienza da parte dei cittadini della ricchezza dei nostri corsi d’acqua, un modesto ma fedele flusso turistico-piscatorio e una  salvaguardia mirata della vegetazione peri e para –fluviale che fornisce agli avventori  la sensazione di trovarsi in un ambiente di elevata naturalità nel bel mezzo del paese; (cosa piacevolmente rara).

Questo regolamento è sempre stato gestito da una associazione di pescatori calcesani denominata “La Valle” che fedelmente fin dal 2008 ha reso possibili gli obbiettivi preposti del progetto iniziale e cioe:

  1. La qualificazione dell’esistente Zona di protezione
  2. Ricostruzione della comunità ittica a valle delle zone di accrescimento avanotti ed eventuale ripopolamento
  3. Avviamento dell’incubatoio di valle presente in Comune di Buti
  4. Riqualificazione dei corsi d’acqua, delle sponde e delle aree limitrofe
  5. La promozione della pesca sportiva
  6. Attività di monitoraggio e vigilanza
  7. Attività di educazione ambientale
  8. Promozione turistica del territorio.

Quindi riassumendo i fini principali, peraltro raggiunti fino ad oggi, sono quelli di rendere fruibile in modo compatibile tale risorsa idrica ai pescatori sportivi e di conservare nel tempo le popolazioni naturali.

Ovviamente questa società non ha scopo di lucro e le autorizzazioni richieste per la pesca sono gratuite, così  come lo è il percorso di lavoro, di circa 9 mesi, che svolgono per portare a maturazione gli avanotti provenienti dall’incubatoio di valle di Buti gestito dal dottor Tommaso Bernardini. Questa struttura usa uova e sperma di trote catturate nel torente Zambra di Calci.

Ovviamente questi avanotti, una volta divenuti giovani trote, verranno immesse in torrente. Ogni anno questa delicata operazione, coordinata dal presidente Alessandro Leporini, viene portata a termine con passione e dedizione dei membri della società,  con lo scopo di risarcire la popolazione presente  nel numero giusto di pesci per mantenere un equilibrio stabile nella popolazione di trote Fario “autoctone” dei nostri torrenti. Anche quest’anno si ripeterà l’immissione di circa 900 piccole trote allevate “a mano” che si terrà sabato 13 Febbraio 2016. Il tratto di torrente interessato sarà a monte dell’area di pesca specifica ed in zona protetta in modo che non subiscano la pressione piscatoria dell’imminente apertura di pesca alla trota.

L’Amministrazione comunale di Calci esprime la sua gratitudine e il ringraziamento per l’ attività svolta e sarà presente all’immissione delle piccole trote nel torrente Zambra.

massimo.corsini