Canoni livellari, la Toscana propone una legge per la loro eliminazione
A Cascina coinvolte circa 200 famiglie. La palla passa a Governo e Parlamento. Meini (Lega): "Non accolta la mia proposta che premiava la buona fede"
La questione dei canoni livellari, una problematica complessa che turba i sonni di circa 200 cascinesi, è tornata al centro del dibattito politico e istituzionale regionale.
Nella giornata di mercoledì 28 maggio, il Consiglio regionale della Toscana, ha approvato una proposta di legge volta all’abrogazione definitiva dei canoni livellari, accompagnata da un ordine del giorno (entrambe le iniziative sono state promosse dalla coordinatrice e consigliera regionale del Movimento Cinque Stella Irene Galletti ndr) che rafforza l’impegno della Regione nei confronti dei cittadini coinvolti.
Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, con una nota, ha poi ribato l'importanza di una risposta concreta e tempestiva da parte del Parlamento e del Governo nazionale (competenti in materia ndr).
Ha scritto Antonio Mazzeo.
Il Presidente Mazzeo ha dichiarato: "La proposta di legge 'Norme per l’affrancazione dai canoni livellari', approvata oggi dal Consiglio regionale della Toscana insieme a un ordine del giorno collegato, affronta una questione che coinvolge diversi comuni toscani nelle province di Pisa, Lucca, Massa-Carrara.
Recentemente, questa problematica è riemersa con forza, in particolare nel territorio di Cascina, dove ho partecipato a un incontro pubblico con circa 200 cittadini direttamente coinvolti. Molti di loro hanno ricevuto inaspettatamente una lettera dall'ASL relativa a richieste di pagamento per canoni di cui non erano neppure a conoscenza, in quanto non menzionati chiaramente negli atti di compravendita degli immobili.
In quell'occasione avevo preso due precisi impegni: il primo era quello di cercare di lavorare perché venisse sospesa quella delibera e non risultasse effettiva subito. L'ASL dopo aver effettuato delle verifiche ha deciso di sospendere la delibera per fare degli approfondimenti. Il secondo impegno era più ampio e ambizioso: eliminare definitivamente questo canone livellare.
Poiché questa competenza è di natura nazionale e non regionale, abbiamo elaborato e approvato oggi in Consiglio Regionale una proposta di legge da presentare al Parlamento che mira proprio all'abrogazione definitiva di questo canone. Contemporaneamente, nel caso in cui il Parlamento non approvi questa abrogazione, l'assemblea legislativa toscana ha approvato un ordine del giorno che impegna il Presidente Eugenio Giani a dialogare con il Governo per assicurare una riduzione significativa, pari al 75%, dei canoni nel caso in cui i beni siano stati acquistati in buona fede e negli ultimi due atti dispositivi non compaia l'iscrizione del livello.
Era un impegno preso con i cittadini e credo che lo abbiamo mantenuto con serietà. Adesso è essenziale che il Governo e il Parlamento recepiscano e approvino rapidamente questa richiesta formulata dalla Toscana.
Desidero ringraziare la consigliera Irene Galletti, promotrice di questa iniziativa, e tutti i Presidenti dei gruppi consiliari che l'hanno sostenuta, contribuendo a raggiungere in breve tempo questo importante risultato".
Ha scritto Irene Galletti.
Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato oggi la proposta di legge del Movimento 5 Stelle che apre la strada all’affrancazione dai canoni livellari, con l’obiettivo di liberare centinaia di famiglie toscane da un peso economico e burocratico, fino a poco tempo fa nascosto.
Un risultato importante, frutto del lavoro costante e determinato del gruppo consiliare M5S, che ha dato voce a un’esigenza reale e diffusa. La legge riconosce l’urgenza di superare un istituto giuridico antiquato e impegna formalmente la Regione Toscana a promuovere presso il Parlamento una riforma nazionale. L’obiettivo è chiaro: abolire definitivamente il sistema livellario e consentire l’affrancazione dei canoni al costo più basso possibile, nel pieno rispetto della legge.
“È un atto di giustizia sociale – dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle – che risponde al bisogno concreto di tanti cittadini, a cui è stato chiesto di pagare canoni su terreni che ritenevano liberi da vincoli, ignari dell’esistenza di un balzello feudale. Con questa legge la Toscana fa da apripista: ora tocca al Parlamento raccogliere il testimone e restituire equità a migliaia di famiglie.”
La proposta sarà ora trasmessa al Senato per proseguire il suo iter a livello nazionale. È doveroso ricordare che il provvedimento è stato approvato con i soli voti contrari della Lega, che ora dovrà assumersi la responsabilità politica di spiegare ai cittadini – in particolare a quelli di Cascina – perché ha scelto di ostacolare una soluzione concreta, dopo aver alimentato aspettative che rischiano di restare soltanto promesse.
Il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare con attenzione sul percorso parlamentare, facendosi portavoce di chi da anni attende una risposta chiara, definitiva e senza ambiguità. Con l’approvazione della legge regionale, si apre una nuova fase: la palla passa ora al Parlamento.
Ha scritto Elena Meini, capogruppo regionale Lega.
“È stata discussa in Consiglio regionale la Pdl al Parlamento, a firma della Consigliera Galletti avallata dal Pd che va a confermare l’equiparazione dei livelli all’enfiteusi; proposta totalmente inutile perché Leggi e sentenze hanno già equiparato i due istituti - dichiara la consigliera Meini".
“Per estinguere i livelli e l’enfiteusi – spiega l’esponente della Lega - vi è la procedura di affrancazione, mediante il pagamento di 15 volte il valore annuale del canone. Questa è la soluzione che dopo mesi di vacue promesse fa la maggioranza rimandando tutto, come suo solito, al governo nazionale”.
Alla proposta di Legge è stato presentato un Ordine del Giorno collegato – sempre a prima firma della stessa Galletti - con il quale si chiede al Parlamento la possibilità agli Enti proprietari dei diritti di ridurre il canone del 75%, anche a coloro che in buonafede hanno acquistato il bene credendolo libero da ogni vincolo.
“Pertanto, pure i cittadini ignari di ogni diritto gravante sul loro bene devono pagare. Questa è la riposta che la maggioranza fornisce a persone che, da mesi, giustamente, non dormono sonni tranquilli - incalza Meini".
“La maggioranza e il Movimento 5 stelle non hanno, invece, accolto la mia proposta, ovvero quella di chiedere al Parlamento che per coloro i quali dimostrassero la buona fede dell’acquisto venisse dichiarato estinto il diritto gravante. Tengo a ricordare che i cittadini in questione si sono visti recapitare richieste di pagamento dei canoni livellari pregressi dalla Asl Toscana Nord Ovest, ente tutt’ora non legittimato poiché a distanza di anni (se non decenni) non è ancora stato emesso l’atto di trasferimento in favore della Asl stessa.” – rileva amaramente la rappresentante della Lega”.
“Noi, da sempre, dalla parte dei cittadini, altri, invece pensano solo agli spot elettorali ed a mandare la palla in tribun - conclude seccamente Elena Meini”.