Cascina 2020. L'Arci: "Frammentazione? Significa ripetere gli stessi errori del passato"

Politica
Cascina
Lunedì, 10 Febbraio 2020

"A Cascina può partire un'ondata di cambiamento e di speranza, negarsi questa opportunità sarebbe un errore di cui non sentiamo proprio il bisogno"

In vista della prossima tornata elettorale, a Cascina scende in campo anche l'Arci che dice: "È tempo di archiviare una stagione politica fallimentare".

Qua di seguito la nota inviata alla redazione.

"A Cascina è tempo di archiviare una stagione politica fallimentare. Si chiude, per altro in anticipo, è bene ricordarlo, il mandato a guida leghista. Come ARCI, il nostro giudizio non può che essere fortemente negativo, molti temi fondamentali per i cascinesi sono rimasti infatti elusi, agli slogan non sono mai seguiti fatti concreti. Unico intervento è stato quello di accanirsi verso il mondo dell'associazionismo sano, da sempre riconosciuto come elemento di coesione sociale e di solidarietà sul territorio.

Quella che si apre, dunque, può essere una stagione di fondamentale rinnovamento per l'intera città, ma per farlo servono contenuti e coraggio. Non bastano scelte individuali. Il nostro appello è che si formi un fronte ampio, plurale, democratico, che riparta dai temi che stanno più a cuore ai cittadini cascinesi: dal lavoro, all'ambiente, dalla cultura, alla difesa dei più deboli e che sia rivolto a chi continua a sentirsi solo ed emarginato, nonostante quattro anni di slogan securitari che hanno avuto il solo demerito di aver indebolito il già fragile tessuto sociale della città.

Cascina deve giocare un ruolo fondamentale di rilancio per la provincia di Pisa, deve essere faro di speranza in un momento storico dove mancano punti di riferimento solidi e credibili.

Ecco perché riteniamo che debbano essere affrontati temi di agenda politica cruciali e che davvero possano rappresentare un punto di svolta per la città ed è intorno a quell'agenda di rinnovamento che va costruito un percorso largo che tenga conto anche delle esperienze nate sul territorio e che rappresentano, ad oggi, il meglio dell'associazionismo solidale.

Non sono i contenitori o le alchimie che interessano ai cittadini, ma le proposte, e se quella che arrivasse fosse capace di dare un senso di profonda discontinuità, progressista e rinnovatrice, non potrebbe non trovare il consenso favorevole della maggioranza dei cittadini.

Non possiamo illuderci, in questi anni i consensi intorno alle forze politiche di destra e al loro linguaggio troppe volte violento, non sono affatto diminuiti, questo perché è mancata una spinta reale dal basso, una credibile alternativa, una forte e netta discontinuità nei temi e nelle proposte, capaci di coinvolgere chi pure guarda con favore a un cambio di passo alla guida di Cascina.

Non cogliere il senso della sconfitta di quattro anni fa, il percorso di questi anni, la grandissima domanda di partecipazione da parte dei cittadini, le questioni che stanno più a cuore, l'appello all'unità delle forze democratiche e di movimento, significa ripetere gli stessi errori del passato.

Ora serve coraggio, impegno civico, per questo come ARCI affronteremo nei prossimi mesi una campagna di ascolto tra i nostri soci e le nostre basi associative, perché vogliamo contribuire a costruire un'agenda di rinnovamento e di speranza, vogliamo che i cittadini e i temi tornino al centro del dibattito pubblico, prima ancora che dei nomi e delle alchimie e ci aspettiamo che la politica sia capace di trovare sintesi e sinergia, umiltà e capacità di ascolto. Vogliamo anche che sia riconosciuto il valore sociale delle nostre basi associative che insieme a tante altre realtà del III settore sul territorio quotidianamente danno risposte ai bisogni dei propri soci per garantire socialità, cultura, integrazione e tanto altro ma soprattutto lo fanno con sforzo e tanto sacrificio.

A Cascina può partire un'ondata di cambiamento e di speranza, negarsi questa opportunità sarebbe un errore di cui non sentiamo proprio il bisogno".

 

redazione.cascinanotizie