CascinaOltre lancia un appello in favore della Pace e dell'aiuto ai palestinesi

Politica
Cascina
Venerdì, 9 Maggio 2025

La compagine politica lancia un appello a favore della popolazione di gaza, una opposizione netta alle politiche israeliane 

Questo il comunicato integrale

Da Cascina, una forte e netta opposizione al massacro della popolazione di Gaza.

È di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione, da parte del governo Israeliano, di un piano per una nuova e completa occupazione militare della striscia di Gaza.
La devastante operazione militare, scatenata da Israele dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023, ha causato in 15 mesi poco meno di 50.000 morti (per il 60% donne, bambini ed anziani), e l’aspettativa media di vita della popolazione palestinese è scesa da 70 a 40 anni come conseguenza diretta dell’azzeramento delle infrastrutture sanitarie, della mancanza di acqua e cibo e delle condizioni di estrema precarietà in cui versa la Striscia.
In questa situazione, che richiederebbe un urgente e poderoso sforzo collettivo per assistere la popolazione civile e riportare le condizioni di vita nella striscia ad un livello minimamente accettabile, il governo Netanyhau decide invece di proseguire sulla via dei crimini contro l’umanità, pianificando per le prossime settimane un’invasione militare con carattere permanente e lo spostamento forzato di oltre 2 milioni di persone in una piccola area nel sud della striscia, esautorando al contempo l’agenzia dell’ONU per la Palestina (UNRWA) e delegando la gestione degli “aiuti umanitari” a compagnie private sotto il controllo dell’esercito.
Di fronte a tutto ciò, la Commissione Europea balbetta la richiesta ad Israele di “esercitare moderazione”... per non parlare del governo italiano, che manifestamente si limita a frasi di circostanza, come se nulla stesse accadendo.
Per questo oggi vogliamo fare nostro l’appello lanciato negli ultimi giorni da un gruppo di intellettuali:
Il 9 maggio è la Giornata dell'Europa, ma è anche l'ultimo giorno di Gaza. Perché il tempo sta finendo e senza il mondo Gaza muore. 
Ed è altrettanto vero che senza Gaza siamo noi a morire. Noi, italiani, europei, umani. E che a noi, italiani ed europei, verrà chiesto conto della loro morte. 
Il 9 maggio è la prima tappa di una strada assieme. Perché la strage, perché i crimini contro l’umanità a Gaza come in Cisgiordania, abbiano fine. Ora.

 

redazione.cascinanotizie