Caso Andrea Buscemi, Picchi scrive al sindaco Conti
Da Olivia Picchi al sindaco di Pisa Michele Conti. Le dure parole di una cittadina
Con una lettera accorata, la consigliera del Partito Democratico pisano, smette i panni della politica e chiede al sindaco Michele Conti una presa di posizione forte sull'assessore alla cultura Andrea Buscemi.
Questa di seguito la lettera integrale a firma Olivia Picchi
LETTERA APERTA AL SINDACO CONTI
Egregio Sindaco
le scrivo come sua cittadina e non come consigliera di opposizione.
Parliamo di Buscemi ma la prego di non fermarsi alle prime righe e di ascoltare le parole di una donna che chiede rispetto per tutte noi.
E' uscita la sentenza della Cassazione sul ricorso presentato dallo stesso Buscemi contro la sentenza della Corte di Appello che lo riconosceva colpevole di atti persecutori contro la ex compagna ma non condannabile per prescrizione.
All'indomani del dispositivo della stessa sentenza Buscemi ha, tramite i giornali, trasformato e mistificato il senso del dispositivo. Oggi possiamo qualificare le sue dichiarazioni come un disperato tentativo di nascondere la verità.
E' bastato aspettare che la Corte publlicasse le motivazioni per fugare ogni dubbio. La Corte rigetta il ricorso di Buscemi e conferma in maniera esplicita il contenuto della sentenza della Corte di Appello. La Cassazione fa un ulteriore passo, rimanda per la quantificazione del danno al giudice civile confermando anche in questo caso che danno c'è stato e tutto l'impianto accusatorio rimane in piedi.
Alla luce di tutto questo, le chiedo Sindaco di prendere le dovute decisioni, non contro la persona di Buscemi (altri organi sono deputati ad accuparsene) ma per le donne della sua città.
Il punto non è Buscemi, il punto è cosa vuol dire alla sua città.
Ho sempre criticato la sua posizione che ci chiedeva di giudicare Buscemi per il lavoro di assessore alla cultura, perchè quando si parla di violenza sulle donne niente dovrebbe giustificare la presenza di colui che un tribunale ha ritenuto colpevole di comportamenti persecutori. Dovremmo su questo fare fronte comune e su questi temi avere la massima attenzione e non retrocedere neppure di un millimetro.
Certo è, carissimo Sindaco, che neppure questo l'aiuta. L'assessorato alla cultura non ha nessuna relazione con le realtà culturali presenti in città: questo anno a Pisa salteranno importanti Festival (Il Pisa Folk per citare l'ultimo), le spiaggette che accoglievano turisti ed avventori e che offrivano spettacoli, concerti, presentazione di libri (Argini e Margini, Arno Vivo) stentano a partire, nessuna sinergia con le realtà economiche che insieme alle associazioni ed imprese culturali trasformavano gli eventi in opportunà per esercenti, ristoranti, bar.
Siamo arrivati al punto che il Festival Numeri Primi (l'unico) è stato fatto gestire direttamente dal suo staff, testimoniando di come, anche Lei Sindaco, abbia cercato di colmare una carenza che è ormai sotto gli occhi di tutti.
Le ripeto, anche se Buscemi fosse stato il miglior assessore d'Italia, non sarebbe cambiata la considerazione sull'opportunità della sua presenza nella massima istituzione cittadina, ma è così palese anche il Suo imbarazzo che non riesco a trovare motivazioni che La portino a confermare a Buscemi la sua fiducia.
Carissimo Sindaco, ci pensi, perchè come donna e come cittadina vorrei che il mio Comune fosse il mio primo difensore.
Lei che ha fatto della sicurezza un nodo centrale del suo programma, ci pensi.
Questa città, le donne di questa città meritano rispetto. Ci pensi Sindaco, è sempre in tempo.
Olivia Picchi