Catturato e posto ai domiciliari l'uomo che pungeva con un ago le natiche delle donne

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 16 Aprile 2025

Accusato di tre aggressioni con siringa a giovani donne nel centro di Pisa

È stato posto agli arresti domiciliari un uomo residente a Volterra, accusato del reato di violenza sessuale nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Pisa. Il provvedimento, eseguito nella giornata odierna dagli agenti della Squadra Mobile, è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari in seguito a un solido quadro indiziario raccolto dagli investigatori.

Le indagini sono partite dopo le denunce presentate da due giovani donne di 23 e 21 anni, che tra il 18 e il 19 gennaio scorsi sono state aggredite nel centro di Pisa, in Cavalcavia di San Giusto e in viale Bonaini. In entrambi i casi, le ragazze hanno raccontato di essere state punte alle natiche con un ago da siringa da un uomo incappucciato.

Pochi giorni dopo, è emersa una possibile connessione con un altro episodio avvenuto il 14 settembre 2024 sul Lungarno Buozzi, con dinamica analoga: anche in quel caso, la vittima – una trentenne – era stata punta alle natiche da un ago.

 

 

Fondamentale, per ricostruire l’identità dell’aggressore, l’analisi delle immagini di videosorveglianza cittadine e di esercizi commerciali, che hanno permesso di risalire a un sospettato già noto per un grave reato contro una giovane donna. Uno degli elementi decisivi è stato il riconoscimento fotografico da parte di una delle vittime, che aveva visto l’aggressore in volto.

Nel corso di una perquisizione domiciliare a Volterra, effettuata lo scorso 24 gennaio con il supporto di esperti di informatica forense del Servizio Centrale Operativo di Roma, sono stati trovati un ago da siringa nascosto sotto al letto e gli abiti utilizzati durante le aggressioni. Ma a rafforzare ulteriormente l’impianto accusatorio è stata soprattutto l’analisi dei dispositivi informatici dell’uomo: al loro interno, è stata rinvenuta una grande quantità di fotografie scattate a giovani donne di spalle per strada, oltre a ricerche online su come effettuare punture senza provocare dolore.

È emerso inoltre che l’indagato conservava numerosi contenuti pornografici riconducibili ai generi “spanking” e “needle spiking”, ossia pratiche che simulano sculacciate e iniezioni nelle natiche a scopo erotico. L’analisi del traffico telefonico ha confermato la presenza dell’uomo nelle zone e negli orari delle tre aggressioni.

Secondo la Procura, l’insieme degli elementi raccolti – dalla condotta seriale al movente sessuale – configura un quadro indiziario di particolare gravità, sufficiente a giustificare l’adozione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Si precisa che l’uomo è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva e che l’inchiesta è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

 


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massimo.corsini