Caturegli "dette tante inesattezze, noi per primi vogliamo la verità"
Dopo le polemiche e le voci incontrollate diffusesi tra la gente e sui social network circa il terribile incidente occorso domenica scorsa a Buti nel corso della terza batteria del Palio di Sant'Antonio, Lorenzo Caturegli, presidente del Seggio che è il massimo organo organizzativo e di vigilanza dell'intera manifestazione, parla per la prima volta dopo le poche frasi pronunciate ai microfoni sparsi sul percorso a giustificare la sospensione dell'evento.
La voce di Caturegli Ë ancora scossa dall'accaduto, le immagini del purosangue bardato coi colori biancorossi della contrada di San Rocco esanime sulla nuda terra del percorso continueranno a presentarglisi davanti agli occhi ancora a lungo, perchè Lorenzo, un po' come tutti i butesi e gli amanti del Palio, Ë una persona che in primo luogo ama gli animali:
"Mi ha colpito soprattutto il terribile silenzio calato su Buti dopo l'incidente", confessa il Presidente del seggio, "Il pubblico si è reso conto nell'immediato di quello che era successo, della gravità del fatto. Non è assolutamente vero che Golden Dawn, il cavallo poi deceduto, fosse ferito ad una gamba già dall'ingresso in pista, come non è vero che si sia presntato al canape con dei tamponi al naso per nascondere una emorragia pre-esistente. Sono pure invenzioni prodotte dai soliti mistificatori che, come sempre succede in fatti come questo, vantano fonti non verificabili, amicizie importanti o presunte conoscenze del mondo dell'ippica, tutto per una mania di protagonismo che la nascita dei social network ha alimentato a dismisuraî.
Queste voci infatti hanno trovato riscontro quasi esclusivamente su Facebook, croce e delizia di chi prova ad informare correttamente e professionalmente, con la propria presenza sul campo e attraverso indagini accurate.
"Quella che era stata sino ad allora una stupenda festa si è trasformata in una terribile realtà, prosegue Caturegli, e gli esposti di due diverse associazioni animaliste (AIDAA e LAV) non ci preoccupano assolutamente. In primo luogo perchè sono rivolte contro ignoti, in secondo luogo perchè noi stessi vogliamo che sia fatto tutto il possibile per appurare la verità. E lo dimostrano le misure di sicurezza predisposte lungo il percorso, l'accuratezza delle visite mediche e la presenza dell'ambulanza sul tracciato, partita la sera stessa alla volta della clinica universitaria di Perugia dove è stato svolto l'esame autoptico sul cavallo".
Domenica sera i "soliti beneinformati" parlavano di un'eccessiva tensione alla partenza della batteria incriminata, la terza.
"Dobbiamo fare attenzione ad esprimere valutazioni affrettate, afferma Caturegli - ci sono delle indagini in corso da parte della Procura di Pisa e noi stessi siamo ansiosi di visionare i risultati dell'autopsia. Questi ultimi dovrebbero giungere in settimana, e solo allora potremmo pronunciarci in maniera un po' più circostanziata. Fino ad allora non rilasceremo più alcuna dichiarazione, posso solo dire che lo stress al canape o l'eccessivo uso della frusta da parte del fantino (Alberto Bianchina, ndr) sono fattori che saranno valutati dalla magistratura. I campioni ematici di tutti i cavalli partecipanti al Palio sono stati inviati al laboratorio di Tossicologia Forense Veterinaria dell'Unirelab di Settimo Milanese, e l'eventuale assunzione di sostanze dopanti o l'offuscamento di una patologia nell'animale in questione sono altresÏ fattori sui quali indagheremo a fondo e faremo valere i nostri diritti. Nel caso che anche la proprietà del cavallo o il veterinario curante dovessero risultare estranei, conclude Caturegli, non potremmo che registrare la terribile fatalità di quanto avvenuto. Purtroppo il mondo dello sport è costellato di eventi tragici. Pur con la morte nel cuore ci rimboccheremo le maniche per offrire anche nel 2017 uno spettacolo unico".
Nelle foto: Il Presidente del seggio di sant'Antonio Lorenzo Caturegli, il fantino di San Rocco, Alberto Bianchina e la partenza della terza batteria poi interrotta per la morte di Golden Down (il cavallo montato dal fantino con giubba bianca e rossa)