Centrodestra unito a Cascina: "Giunta Betti, 5 anni di immobilismo e ideologia"
Un centrodestra unito che accusa l'Amministrazione Comunale a guida Betti di non aver saputo dare risposte concrete ai propri cittadini
Questo il testo del comunicato stampa
Il centrosinistra di Cascina ricandida Betti, 5 anni e più di immobilismo e ideologia.
Secondo il centrodestra unito, la giunta Betti ha rappresentato, nei cinque anni di mandato, un fallimento rispetto al programma presentato nel 2020. Le criticità riguardano numerosi ambiti fondamentali: sicurezza, visione sul tessuto produttivo e la nostra storia, viabilità, interventi pubblici utili alla cittadinanza, decoro urbano, aumento della Tari alle stelle e promozione delle attività culturali e delle tradizioni locali.
Gravi mancanze si registrano come esempio nello Stato delle Torri di Cascina, (che sono consumate nelle basi) e dell’identità produttiva della città, storicamente conosciuta come “città del mobile”, e nelle numerose segnalazioni di degrado e insicurezza inascoltate nel centro e non solo.
Il centrosinistra ha scelto di ricandidare lo stesso sindaco che, insieme alla sua giunta, per i primi tre anni di legislatura è risultato sostanzialmente assente nell’adempimento del mandato ricevuto dai cittadini per amministrare il Comune di Cascina, svegliandosi in parte con qualche cantiere a 4-5 mesi dal voto.
Inoltre, l’amministrazione uscente ha presentato come propri “lavori in corso” progetti avviati dalla precedente amministrazione di centrodestra, sia per quanto riguarda le farmacie comunali sia per il recupero del Teatro Bellotti Bon, che l’amministrazione di centrosinistra guidata da Alessio Antonelli aveva inizialmente ipotizzato di vendere ai privati.
Ricordiamo che la Casa della Comunità di Cascina-HUB doveva essere pronta il 4 giugno del 2025 e oggi 22 dicembre siamo a metà dei lavori.
Molte promesse elettorali sono rimaste disattese, in particolare sulla manutenzione delle strade: è sufficiente osservare le condizioni della Tosco-Romagnola, priva di segnaletica orizzontale e in evidente stato di degrado, o i ponti di via Arnaccio, che versano in condizioni critiche e sono molto pericolose ad attraversare con le auto. Nulla di concreto è stato realizzato nemmeno per il “recupero del patrimonio storico-artistico”, annunciato per la riqualificazione delle pertinenze delle pievi romaniche e della riqualificazione della via Lungo le Mura.
Se non fosse stato per le risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), inclusi i fondi PINQUA, e per l’allungamento del mandato amministrativo, non sarebbe stata completata neppure la metà degli interventi oggi conclusi. Senza tali fattori esterni, il bilancio della giunta Betti sarebbe stato un fallimento totale.
Un giudizio confermato anche dalla scarsa partecipazione di cittadini alla presentazione della ricandidatura del sindaco, nonostante la presenza di alte cariche regionali e provinciali e di tutte le forze politiche del campo largo che lo sostengono, compresa la giunta e i consiglieri comunali.
Fratelli d’Italia, LEGA, Forza Italia, Noi Moderati.