CGIL: "gestione ASl del Remaggi, chiediamo più personale"

Cronaca
Navacchio
Giovedì, 3 Dicembre 2020

Il Sindacato FP-CGIL plaude all'arrivo della Asl nella gestione del Remaggi di Cascina, ma chiede più personale

Il giorno 28 novembre u.s è ufficialmente subentrata l'ASL nella gestione dell'Edificio A  total Covid, presso la RSA Remaggi .
Il subentro dell'ASL era stato invocato dai lavoratori e dalle OO.SS, e successivamente condiviso con l'amministrazione comunale , quando la situazione si è rivelata fuori controllo per l'elevato numero di contagi tra ospiti ed operatori,
Tutti ci siamo sentiti sollevati, sul fatto che con il contratto di subentro, l'ASL come previsto dalle ordinanze e delibere  regionali avrebbe messo a disposizione competenze e   personale adeguato per una gestione  appropriata  dell'organizzazione del lavoro e del servizio,  che in questo caso  viene equiparato ad un setting assistenziale, equivalente  per intensità,  al livello 3 (Residenzialità assistenziale intermedia).

Il subentro è avvenuto senza la possibilità di effettuare un affiancamento al personale ASL con tutte le difficoltà professionali ed umane per coloro che da un giorno all'altro si trovano catapultati a lavorare in un ambiente completamente sconosciuto.
I primi giorni di subentro sono stati caratterizzati da problemi di assestamento dei turni e dell'organico, anche se il personale dipendente dell'apsp Remaggi, ha immediatamente ravvisato e segnalato al sindacato,  l'insufficienza del personale,  soprattutto infermieristico.

Abbiamo cercato immediatamente di avere chiarimenti,  in quanto un setting assistenziale 3 di cure Intermedie COVID, non è pensabile che possa essere gestito con gli stessi parametri di personale di una RSA, in condizioni normali.

Tanto per esemplificare si sta continuando a lavorare con 1 infermiere,  su circa 34 ospiti posizionati su 2 piani, e con il supporto del secondo infermiere (non inserito in turno) effettuato esclusivamente a spot , ad  orari e giorni variabili.

Anche il  numero di personale OSS, capita che abbia delle oscillazioni  .

Il personale in servizio  lamenta  carichi di lavoro  importanti  e gravi difficoltà  nel portare a compimento tutte le attività in modo puntuale. 
E lavorare in affanno, sappiamo che male si sposa,  con la sicurezza
 
Abbiamo chiesto formalmente ai responsabili dei servizi della SDS, spiegazioni ai rilievi da noi effettuati.
In primis,  in  base a quale riferimento normativo abbiano calcolato il numero di operatori/infermieri per turno, rispetto al numero degli ospiti.

Manca personale e non sappiamo dove trovarlo , questo è quello che ripetutamente ci è stato detto.

Siamo gli ultimi,  che vorrebbero chiedere la sospensione delle attività ordinarie, ma quando siamo in emergenza , si devono compiere scelte politiche sanitarie,    individuando le priorità .
Noi pensiamo che le RSA Covid , ora rappresentino la priorità .

Chiediamo urgentemente al Direttore Generale della ASL NO,  di intervenire sulla questione per fare chiarezza, e soprattutto per  mettere in campo tutte le iniziative necessarie,  finalizzate al necessario riequilibrio della situazione .
Chiediamo inoltre : se il personale ASL non si trova  oggi,  come si pensa di governare l'eventuale insorgenza di situazioni covid, (che già  appaiono all'orizzonte  )  in cui sarà necessario il subentro dell'ASL ?

                                       FP CGIL Pisa 
 

redazione.cascinanotizie