Cgil Pisa: "Il diritto di manifestare lo si difende anche praticandolo e chiedendo di essere ascoltati dal governo"

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 1 Marzo 2024

Il sindacato attacca: mistificati i fatti dello scorso 23 febbraio, ancora nessuna risposta dalla Prefettura. Noi dalla parte degli studenti e delle studentesse

Ha scritto la Cgil Pisa.

Dopo le dichiarazioni del Ministro Piantedosi e la linea intrapresa dalla Presidente del Consiglio Meloni in contrapposizione alle parole del Presidente Mattarella, ci corre l’obbligo di evidenziare il punto di vista della Cgil di Pisa rispetto a quanto accaduto nella città di Pisa la scorsa settimana.

Il giorno 24 febbraio siamo stati convocati in Prefettura, a seguito dei gravissimi fatti accaduti venerdì 23 febbraio: durante l’incontro abbiamo ricevuto l’impegno da parte del Prefetto e del Questore ad accertare in tempi brevi qualsiasi responsabilità.

Nei giorni successivi si sono susseguite una serie di dichiarazioni rilanciate dalla stampa e dai media, volte a dare una lettura errata della vicenda, attribuendo la responsabilità agli studenti.

Tra queste si è detto della manifestazione che “non era autorizzata” e di conseguenza questo avrebbe giustificato la reazione della Polizia.

Vorremmo ricordare che la Costituzione riconosce la libertà di riunione, all’art. 17 viene stabilito che le riunioni in luogo pubblico devono essere preavvisate ( e non autorizzate) alle autorità, e possono essere vietate soltanto per “comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”. Non ci sembra che una manifestazione di studenti adolescenti, della quale si era comunque a conoscenza, possa aver costituito un problema di ordine pubblico.

Alle forze dell’ordine spetta il compito di garantire lo svolgimento in sicurezza e secondo le leggi; l’intervento del Capo dello Stato evidenzia la chiara preoccupazione che a Pisa non sia stato rispettato il dettame Costituzionale, sia dal punto di vista del diritto di manifestare liberamente, quando si manifesta pacificamente e per difendere le proprie idee, sia per quanto riguarda l’utilizzo sproporzionato della forza, evidentemente non legittimo rispetto ad una manifestazione pacifica di studenti e studentesse, in gran parte minorenni, che si sono poste davanti alle forze dell’ordine con le mani alzate.

È stato detto che le cariche sono state necessarie per fermare il corteo diretto verso luoghi “sensibili”: ci chiediamo quali siano questi siti sensibili presenti nelle vicinanze di via San Frediano.

La Sinagoga, che si trova in tutt’altra direzione?

Oppure Piazza dei Miracoli, ugualmente distante dal luogo della manifestazione?

Siamo molto preoccupati dalle parole del Ministro Piantedosi, che tendono a delegittimare le dichiarazioni del Presidente Mattarella, la più alta carica dello Stato e garante dell’osservanza della Costituzione.

A distanza di una settimana, rileviamo la totale mancanza di risposte da parte della Prefettura. Quindi, pur continuando ad auspicare che si inizi quanto prima a fare chiarezza rispetto all’accaduto, dobbiamo purtroppo rilevare che l’intervento di ieri del Ministro Piantedosi che scarica ogni responsabilità sugli studenti, non lascia spazio ad interpretazioni differenti.

Il diritto di manifestare, come ha detto il Segretario Landini a margine dell’incontro avuto il 26 febbraio con il Ministro Piantedosi, “lo si difende anche praticandolo e chiedendo di essere ascoltati dal governo e da chi ha responsabilità”. “Quanto accaduto a Pisa è gravissimo in quanto ha messo in discussione il rapporto positivo che le forze dell’ordine debbono avere con noi cittadini e per il fatto che non sia possibile manifestare liberamente per esprimere il nostro parere”.

Per rimarginare la ferita che si è aperta nella città dopo il 23 febbraio, sono necessarie le scuse, le spiegazioni, la massima trasparenza e la ripresa di un dialogo che ha sempre contraddistinto Pisa come città della conoscenza e del confronto.

La Cgil di Pisa è al fianco degli studenti e delle studentesse, ai quali rinnoviamo la nostra massima solidarietà, e che continueremo a sostenere per l’affermazione del diritto a manifestare liberamente le proprie idee.

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redazione.cascinanotizie