Che spettacolo il nuovo ponte ciclopedonale di San Rossore. Fine lavori nella primavera 2026
Collegherà il Parco con la Ciclopista del Trammino e la città. Ma diventerà anche crocevia per chi percorre la ciclovia Tirrenica e la ciclopista dell'Arno
Lavori in corso da oggi nell’alveo dell’Arno a San Piero a Grado per installare le strutture che andranno a sorreggere le pile del nuovo ponte ciclopedonale che unirà San Piero a Grado e San Rossore. La nuova passerella viene ricostruita nello stesso punto dell’Arno in cui esisteva il vecchio ponte dell’acquedotto di Livorno, costruito nel 1920, quando crollò l’antico Ponte dei Moccoli.
“Entro fine primavera 2026 – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti - grazie al nuovo ponte ciclopedonale, sarà possibile collegare il Parco di San Rossore con la Ciclopista del Trammino che porta al litorale pisano e alla città. Con la nuova infrastruttura di mobilità ciclabile, per i cittadini pisani sarà possibile, oltre a raggiungere il litorale, imboccare la Ciclopista del Trammino, percorrerla fino a San Piero a Grado e da qui, attraversando il nuovo ponte, raggiungere il Parco di San Rossore, che è collegato alla città anche attraverso la Ciclopista del viale delle Cascine, così da compiere un percorso ad anello, in cui godersi passeggiate ed escursioni nel verde e apprezzare la bellezza dell’ambiente naturale che circonda la nostra città. Dunque un’opera che inciderà sulla qualità della vita dei pisani, che potranno fruire di percorsi ciclabili sempre più ampi e collegati tra loro, ma anche una infrastruttura che, mettendo in collegamento la ciclovia Tirrenica (che corre lungo la costa della Toscana e collega sul territorio nazionale Ventimiglia a Roma), con la ciclopista dell’Arno (che va dalla sorgente sul monte Falterona alla foce a Marina di Pisa), farà diventare il territorio pisano crocevia nevralgico per la rete ciclistica regionale e nazionale e potrà dare un grande impulso allo sviluppo del cicloturismo, valorizzando qualità ambientali del nostro territorio che sono apprezzate in tutta Europa, con importanti ricadute a livello turistico”.
Dopo il getto delle fondazioni su entrambe le sponde dell’Arno e la realizzazione delle spalle che dovranno collegare e sostenere a terra la passerella, si stanno svolgendo le operazioni, con l’ausilio di una chiatta di appoggio galleggiante sul quale operano i macchinari, per l’installazione (tramite vibroinfissione) di 68 pali lunghi 16 metri. I pali, uniti da un getto di cemento armato, andranno poi a fasciare il corpo di fondazione su cui attualmente appoggiano le vecchie pile. Si procederà quindi con l’incamiciatura delle pile esistenti in una cerchiatura di calcestruzzo armato.
La ditta incaricata dei lavori, che è la stessa che ha costruito il ponte ciclopedonale tra Cisanello e Riglione, è l’azienda Preve Costruzioni di Cuneo. I lavori, coordinati da Pisamo, hanno un costo che ammonta complessivamente a 4 milioni di euro, finanziati dalla Regione Toscana (2,6 milioni) e dal Comune di Pisa (1,4 milioni), dopo un aumento dovuto alla revisione del progetto originale, in particolare per due aspetti: le rampe d’accesso e le pile in alveo. Riguardo alle rampe, quelle ipotizzate in origine erano molto lunghe e ciò avrebbe contrastato con le attività del vicino cantiere nautico: da qui la modifica del progetto con limitazione dello spazio occupato a terra introducendo rampe circolari. Per le pile, invece, è stato deciso di lasciare quelle attuali nell’alveo, che vengono armate con una cerchiatura esterna in calcestruzzo. La durata dei lavori prevista è di circa un anno e sei mesi, la fine dei lavori è prevista nella prima metà del 2026.
Il progetto dell’infrastruttura
Il progetto del nuovo ponte a San Rossore riguarda il passaggio della ciclovia tirrenica sul territorio del Comune di Pisa. Nel sito individuato per la costruzione del ponte già esisteva, fino agli anni ’80, una passerella che permetteva l’attraversamento delle condotte dell’acquedotto di Livorno. Rimossa la passerella, sono comunque rimaste le due pile e le due spalle che la sostenevano. Si prevede il rafforzamento strutturale delle pile in alveo, mentre le spalle vengono ricostruite per adeguarle ad accogliere la passerella in acciaio.
La nuova passerella ciclopedonale interessa una zona caratterizzata da una larghezza idraulica di circa 190 metri. La passerella proposta è a travata reticolare su quattro appoggi. La travata è leggermente arcuata su quattro appoggi. L’accesso alla passerella avverrà sfruttando delle nuove rampe in curva in cemento armato. La passerella ha una larghezza trasversale di 3,5 metri. La struttura portante dell’impalcato è costituita da una trave reticolare in acciaio corten alta 350 cm e larga 410 cm. Tutta la struttura sarà realizzata in acciaio resistente alla corrosione. La pavimentazione verrà realizzata mediante doghe in legno di spessore opportuno e appoggiate su un grigliato elettrosaldato in acciaio corten. Il parapetto, trasparente, sarà realizzato con une rete di acciaio inox, che darà risalto alla pavimentazione in legno.