Chez nous, ...le cirque chiude, il Comune non ha dato risposte

Cronaca
Cascina
Venerdì, 25 Ottobre 2019

La cooperativa "Chez nous, ...le cirque!" intendeva traslocare al Pesenti, servivano quattro autorizzazioni, ne sono arrivate tre

In una lettera aperta inviata al Consiglio comunale di Cascina, Cristiano Masi, Amministratore delegato della Cooperativa che è passata da quattro dipendentoi di due anni fa a zero di oggi, spiega perchè non potrà più mettere in pratica la "scuola di circo" che ha funzionato e bene negli ultimi anni.

Mi chiamo Cristiano Masi, cittadino di Cascina, Amministratore Delegato della Cooperativa "Chez nous, ...le cirque!".

Da un anno ormai, a causa di alcune difficoltà che preferisco non ripercorrere in questa lettera, siamo alla ricerca di una nuova sede dove poter trasferire il nostro tendone da circo e tutte le attività della Cooperativa.

Alcuni mesi fa l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Antonio Pesenti” di Cascina ci ha contattato per la realizzazione di un progetto sperimentale, strettamente legato ed inserito nelle attività curriculari del Liceo Sportivo, che prevedeva l’installazione del nostro tendone all’interno degli spazi di pertinenza della scuola.

La Cooperativa avrebbe acquistato un tendone da circo più grande di quello già in suo possesso, a sue spese l’avrebbe installato, certificato e collaudato all'interno degli spazi dell'Istituto e avrebbe gratuitamente offerto, ogni mattina, lezioni di circo per gli studenti del Liceo, percorsi di formazione di nuovi Operatori di Circo e collaborazione per l’alternanza scuola-lavoro.

In orario extra scolastico, nel tendone, "Chez nous, ...le cirque!" avrebbe poi continuato a svolgere i progetti sociali, sportivi e culturali, che da oltre 10 anni svolge sul territorio e per il territorio.

Il Progetto, presentato in Consiglio d’Istituto e in Collegio Docenti, aveva da subito incontrato grande entusiasmo da parte di tutti ed era stato approvato all’unanimità in entrambi gli organismi.

La Provincia di Pisa, interpellata dall’Istituto sulla fattibilità del progetto, aveva rilasciato un primo nulla osta politico a firma del Presidente Massimiliano Angori, che ringraziamo pubblicamente, e un successivo nulla osta tecnico, subordinato a quello da dover richiedere all'Amministrazione comunale.

Abbiamo inviato al protocollo del Comune di Cascina due PEC, una il 25 giugno 2019 ed una il 13 settembre 2019.

Il Comune di Cascina, dopo oltre 4 mesi dalla prima richiesta, non ha ancora risposto e nemmeno chiarito quale sia l'iter da seguire per dare avvio al progetto.

Ormai, per l’anno scolastico 2019/2020, la comunità scolastica dovrà necessariamente rinunciare all’avvio di un progetto innovativo di portata nazionale, possibile opportunità di vanto per l’Istituto e per tutto il Comune di Cascina.

Gli oltre 70 allievi della nostra Scuola di Circo non avranno una struttura idoneamente attrezzata per poter proseguire i corsi a cui da anni sono iscritti.

I progetti per l’integrazione delle disabilità che da sempre portiamo avanti, anche in convenzione con l’Amministrazione comunale (Sport senza barriere, SuperAbile ecc..), dovranno necessariamente essere interrotti.

Gli Operatori della Cooperativa rischiano il mantenimento del loro posto di lavoro.
“Chez nous, …le cirque!”, già abbastanza provata da quanto accaduto a partire da settembre dell’anno scorso, nonostante la caparbietà mostrata nel tentare di rinascere senza dover abbandonare il Comune di Cascina, rischia di dover definitivamente chiudere i battenti.

Risulta quindi evidente, da parte dell'Amministrazione comunale, l'assoluta incapacità politica di cogliere al volo un'importante (e gratuita) occasione per il territorio o, peggio ancora, la deliberata volontà di non far proseguire a Cascina le attività di una piccola Impresa Sociale, a scapito di una Comunità che l’Amministrazione dovrebbe invece rappresentare e tutelare.

Mi rivolgo quindi agli Amministratori presenti e a quelli futuri, non per chiedere che risolvano i problemi di "Chez nous, ...le cirque!", ma per capire veramente quale sia la direzione che intendono seguire, nel prossimo futuro, per il nostro territorio.

In questo momento, mentre tutti i partiti politici sono impegnati a disegnare le linee programmatiche per il prossimo mandato e a scegliere quali siano le persone giuste da presentare nelle liste delle prossime elezioni, i cittadini, come me, continuano a scontrarsi con i loro problemi quotidiani, con le enormi difficoltà di ogni giorno e si sentono abbandonati in questa lotta, traditi nella fiducia che hanno accordato e accordano ai loro amministratori.

Per esempio, l'attuale Giunta, appena dopo il suo insediamento, depositava il suo programma di mandato che al punto dedicato a "Giovani e sport" recitava: "Verrà promossa in ogni modo la pratica sportiva per tutta la cittadinanza, di qualsiasi età, per incrementare il benessere psico-fisico individuale ed incrementare le occasioni di socializzazione. La valorizzazione dell’attività delle associazioni sportive cascinesi e di avviamento allo sport sarà costante.".

E ancora: "[...] le discipline sportive verranno sostenute con delle forme di collaborazione fra Amministrazione Comunale, società sportive e scuole. In questo modo verranno promosse iniziative sportive studentesche al fine di incentivare il senso educativo della pratica sportiva. Nel contempo, l’organizzazione di manifestazioni ed eventi di notevole rilevanza migliorerà l’immagine della città ed il turismo.".

In tema di "Attività per ragazzi", il programma asseriva che "I giovani sono il nostro futuro. Per loro vanno potenziati, se non creati, spazi ludici e di incontro, in collaborazione con parrocchie e associazioni, per un’educazione alla salute e al vivere sano.".

Non credo sia necessario andare oltre: tutto il documento, a firma degli allora neo-eletti in Consiglio Comunale, è pieno di propositi di ascolto dei cittadini, di rilancio del territorio, di collaborazione con le Associazioni e con le Imprese.

Tuttavia, queste poche frasi sono sufficienti a dare idea della lontananza di questa Amministrazione dalle promesse fatte.

Se le linee programmatiche non si tradurranno in azioni concrete, se continueremo a muoverci soltanto in base a logiche di partito, se non capiremo che dobbiamo ripartire dagli ultimi, ascoltando prima di tutto chi è in difficoltà, non immagino a Cascina un futuro di vita per me e per la mia famiglia.

Mi occupo da sempre di sociale, sport e cultura. Ho scelto molti anni fa di servire la mia comunità, fuori dai partiti, realizzando progetti ed iniziative che promuovano collaborazione, cooperazione, rispetto reciproco, integrazione delle diverse abilità, inclusione sociale, altruismo, trasparenza e solidarietà.

Chiedo una concreta speranza di futuro. Come cittadino, Associazione, Cooperativa e Azienda voglio essere il centro e non il contorno del sistema. Voglio capire che cosa mi accadrà, perché un’Amministrazione che non progetta il futuro non può cambiare il presente.

Quale futuro per Cascina?

Fratelli d’Italia si dissocia dalla condotta dell’amministrazione comunale verso “Chez nous, ...le cirque!”
La risposta a "Chez nous, ...le cirque" arriva a mezzo Facebook

massimo.corsini