Chirurgia, massimo riconoscimento per Luca Morelli nell’Academy of Master Surgeon Educators
Il docente dell’Università di Pisa e direttore della Chirurgia generale dell’Aoup entra tra i membri effettivi dell’Accademia dei maestri di chirurgia
Nuovo e prestigioso traguardo per la scuola pisana di chirurgia. Luca Morelli, associato di Chirurgia generale all’Università di Pisa e direttore della Sezione dipartimentale di Chirurgia generale dell’Aoup, ha ottenuto il passaggio da associate member a full member dell’Academy of Master Surgeon Educators, l’Accademia dei maestri di chirurgia dell’American College of Surgeons (ACS).
Il riconoscimento gli è stato conferito a Chicago, durante la cerimonia ufficiale di investitura dei nuovi componenti. Per Morelli si tratta della conferma di un percorso iniziato nel 2021 con l’ingresso nell’Academy e premiato oggi per i risultati raggiunti nella didattica accademica e nella formazione dei giovani chirurghi.
Quest’anno la classe 2025 dell’Academy comprende 103 nuovi componenti tra membri effettivi, associati e affiliati, provenienti da 32 Stati americani e da nove Paesi al di fuori degli Stati Uniti. L’Accademia, fondata nel 2018 sotto l’egida dell’ACS, lavora per far progredire la scienza e la pratica dell’educazione in tutte le specialità chirurgiche, selezionando i propri membri attraverso un rigoroso processo di revisione tra pari.
Una volta ammessi, i chirurghi sono chiamati a partecipare allo sviluppo dei programmi e degli obiettivi dell’Accademia, con la missione di promuovere qualità, sicurezza e innovazione nella formazione chirurgica permanente.
«Per me è un grande onore questa qualifica – commenta Morelli, che è anche vicedirettore del centro di formazione Endocas dell’Università di Pisa, accreditato ACS – perché è un riconoscimento non solo al mio percorso professionale ma anche alla scuola pisana di chirurgia generale da cui provengo e perché sono convinto da sempre della fondamentale importanza della didattica. La formazione dei giovani chirurghi rappresenta una missione che richiede impegno, dedizione e la stessa cura che si riservano alla pratica assistenziale e alla ricerca scientifica. Un risultato che è quindi motivo di orgoglio anche per l’Università e per l’Aoup, che continuano a offrire strumenti e opportunità per la crescita delle future generazioni».