Comitato "Si alla Libertà di Culto": "Il sindaco Conti discrimina in base alla religione"

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 1 Giugno 2020

Un durissimo comunicato contro la Giunta Conti  accusata di discriminare sulla base della confessione religiosa. Lo afferma in un comunicato il comitato "Si alla Libertà di Culto" in riferimento alla vicenda della moschea a Pisa. In pratica la comunità musulmana della città si ritrova privata del terreno di proprietà e senza il diritto a costruire la propria moschea.

Alla fine l'amministrazione comunale di Pisa è riuscita a cambiare la destinazione d'uso al terreno della moschea. Questo risultato è stato
ottenuto accorpando la variante anti-moschea a quella dello stadio, con una scelta per niente funzionale al nuovo stadio; al contrario, unire le due cose ha di molto rallentato l'iter della variante, e getta un'ombra di incertezza anche sul seguito, dato che incombe un ricorso alTAR con una sentenza attesa a breve.

Privare la Comunità Islamica del terreno di sua proprietà è un atto ingiusto prima ancora che incostituzionale, lede i diritti di una intera
comunità di cittadini pisani e induce un sentimento di sfiducia e frustrazione nella comunità musulmana. L'aspetto più squallido di tutta questa vicenda è certamente  il comportamento del sindaco Conti, il quale ha mantenuto una linea di chiusura totale: non ha mai risposto alla comunità musulmana che chiedeva di aprire un dialogo per concordare una soluzione alternativa, e si è finanche ripetutamente sottratto al confronto con i cittadini.

Ma la questione non finisce qui: oltre al ricorso pendente al TAR il Comitato per il Sì alla Libertà di Culto non cesserà di incalzare in ogni sede i responsabili di questa azione iniqua e continuerà a sensibilizzare le forze politiche, le associazioni sociali e culturali, le confessioni religiose e i cittadini tutti al valore  civile della libertà di religione e di culto denunciando la gravità di un atto pubblico che pone ostacoli all'esercizio di un diritto dei cittadini e, peggio, di volerli discriminare sulla base della loro confessione religiosa.
 

redazione.cascinanotizie