Concessioni balneari: Diritti in Comune chiede chiarimenti all’amministrazione

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 3 Gennaio 2024

Presentata una interrogazione in consiglio comunale

«Il Comune di Pisa come intende gestire le concessioni degli stabilimenti balneari a partire dal primo gennaio 2024? Sono già state preparate le procedure selettive imparziali e trasparenti per la gestione delle spiagge, come raccomandato dalla Corte di giustizia UE?». Sono questi i contenuti del quesito che Ciccio Auletta, rappresentante in consiglio comunale di Diritti in Comune, ha depositato negli scorsi giorni con una interrogazione alla amministrazione comunale.

«Ci troviamo infatti in una situazione di incertezza perché la scadenza delle attuali assegnazioni è stata fissata al 31 dicembre 2023 -spiega Auletta - ma il Governo Meloni non ha ancora predisposto la normativa nazionale richiesta dalla UE e non ha emanato i provvedimenti legislativi atti a stabilire criteri omogenei su tutto il territorio nazionale per l'affidamento delle nuove concessioni. Di conseguenza i singoli Comuni e Regioni stanno procedendo in ordine sparso».

«Sulla questione – prosegue Diritti in Comune - è già intervenuto in modo netto il Consiglio di Stato con una sentenza del 27 dicembre 2023 che dichiara che "le norme legislative nazionali che hanno disposto (e che in futuro dovessero ancora disporre) la proroga automatica delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative sono in contrasto con il diritto eurocomunitario; tali norme, pertanto, non devono essere applicate né dai giudici né dalla pubblica amministrazione". Ieri (2 gennaio 2024) si è pronunciato sul tema anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale, in una lettera inviata alle Camere e al Presidente del Consiglio cita esplicitamente il caso delle concessioni demaniali marittime evidenziando i profili di contrasto di quella disciplina con il diritto europeo e, quindi, con il dettato costituzionale. A fronte di questa situazione la Giunta Conti deve chiarire e comunicare pubblicamente come intende procedere. In tutti questi anni noi abbiamo sostenuto, aderendo alla campagna del Coordinamento nazionale "Mare Libero", la necessità di avere più spiagge libere (attualmente sono solo il 20%), e di procedure di assegnazioni delle concessioni più trasparenti, volte a premiare una minor presenza di infrastrutture impattanti (meno cemento) e una maggiore tutela ambientale e valorizzazione del territorio. Noi siamo per un mare libero, senza padroni e senza barriere, che garantisca almeno il 60 per cento di spiagge libere, la tutela degli ambienti naturali e il rispetto del diritto di accesso e fruizione della spiaggia, che, lo ricordiamo, è un bene comune».

«Riteniamo che il modello da sostenere ed incentivare sia quello di un turismo sostenibile, e che i criteri per il rilascio delle concessioni debbano basarsi da un lato sulla tutela dell'ambiente e del paesaggio e dall'altro sulla qualità occupazionale e difesa dei lavoratori e delle lavoratrici in un settore in cui è presente un elevato tasso di sfruttamento basato anche sulla irregolarità dei rapporti di lavoro – conclude Auletta -. Dobbiamo cogliere l’occasione di questo cambiamento epocale per rilanciare il nostro litorale nel segno della qualità ambientale, eliminare i privilegi e incentivare l’economia turistica di qualità».

redazione.cascinanotizie