Cori e saluti fascisti di alcuni tifosi romani, le reazioni della politica

Politica
PISA e Provincia
Domenica, 31 Agosto 2025

In Piazza del Duomo, un gruppo di tifosi romanisti ha inneggiato al Duce e fatto il saluto fascista, le reazioni della politica che che chiede anche un intervento da parte del Sindaco Conti e del centro destra silenzioso

 

I comunicati stampa e i posto di : assessora regionale Alessandra Nardini, presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo, i consiglieri del PD Enrico Bruni e Marco Biondi

Alessandra Nardini

Un gruppo di tifosi romanisti ha inneggiato al Duce e al fascismo con dei cori vergognosi, sotto la torre di Pisa.
Pisa e la Toscana sono antifasciste e ripudiano ogni forma di fascismo. I nostalgici di quel periodo buio e vergognoso qui non sono graditi.
Va ricordato forte e chiaro a chiunque, ospite, attraversi gli spazi delle nostre città. Ci riconosciamo pienamente nei valori contenuti nella nostra bellissima Costituzione antifascista e sappiamo chi si schierò dalla parte giusta e da quella sbagliata della storia. Nessun tentativo di negazionismo e di revisionismo devono trovare spazio nel nostro territorio.
Il sindaco Conti e tutti i partiti della sua maggioranza lo dicano forte e chiaro, pubblicamente, condannando quanto accaduto e difendendo i valori antifascisti di Pisa. Lo facciano soprattutto alla luce delle prese di posizioni agghiaccianti del leghista Ziello che, anziché condannare i cori, ha attaccato il consigliere Biondi, candidato alla segreteria comunale PD, che ha prontamente denunciato il fatto. Ziello non è nuovo a prese di posizione aberranti: ricordo bene quando difese le manganellate contro le studentesse e gli studenti che manifestavano solidarietà alla popolazione palestinese che si sono consumate in quella stessa zona. Ed è proprio pensando a quella repressione deprecabile che mi chiedo perché, invece, nessuno, preposto alla tutela della legge e dell'ordine pubblico, sia intervenuto per fermare i nostalgici fascisti.
È inaccettabile e va fatta chiarezza.
La destra esca dalle ambiguità e la smetta di strizzare l'occhio a queste frange anticostituzionali. Fuori i fascisti da Pisa e dalla Toscana!

Antonio Mazzeo

«Queste immagini dei tifosi romanisti che inneggiano al Duce nel cuore di Pisa sono una vergogna e uno sfregio a una città che dal fascismo ha subito l'onta della firma delle leggi razziali e uno dei periodi più bui della sua storia.
Vergognatevi, se ne siete capaci.
Tra qualche giorno festeggeremo l'81esimo anniversario della liberazione di Pisa da parte dei partigiani e dell'esercito alleato, oggi come allora Pisa è e sarà sempre antifascista.»

 

Bruni (PD): “FASCISTELLI ROMANISTI FIN SOTTO LA TORRE, PREFETTURA E COMUNE DIANO SPIEGAZIONI”

Un gruppetto di ultrà romanisti è arrivato fino a Piazza del Duomo, scortato dalla polizia, e lì ha intonato cori fascisti davanti a turisti, residenti e forze dell’ordine. Un episodio che non possiamo considerare normale.

Le testimonianze raccolte – anche nei commenti sotto Pisa Today – parlano di cori proseguiti sui pullman, di molestie e catcalling rivolti alle ragazze per strada, di comportamenti inaccettabili che hanno segnato il passaggio di questo gruppo in città.

C’è un problema serio di gestione dei flussi: squadre con un tifo organizzato, tanto quanto il nostro, arriveranno in gran numero e non possono trasformare il cuore della città in un palcoscenico di provocazione. Vedere cori fascisti sotto la Torre è uno schiaffo ai pisani, ai turisti e alla stessa storia della nostra città . Piazza del Duomo deve rimanere uno spazio dei cittadini, dei visitatori e, se vogliamo, anche del tifo pisano, ma non certo di chi arriva da fuori con l’intento di imporsi e mostrare i muscoli.

Non è accettabile. Non lo è per i contenuti dei cori, non lo è per la violenza simbolica di arrivare fino a quel luogo. Per il futuro dovremo pensare a modalità diverse, che evitino il ripetersi di situazioni simili.

Su questo punto però servono risposte chiare: la Questura e la Prefettura devono spiegare perché sia stato autorizzato un corteo fino in Piazza del Duomo e perché non ci sia stata alcuna reazione ai cori fascisti sotto la Torre pur essendo la polizia schierata in tenuta antisommossa proprio davanti a loro. Il Comune deve pretendere queste spiegazioni, perché difendere l’immagine e la vivibilità della città è un dovere verso i cittadini. E infine chi è a Roma, a partire dal deputato Ziello che anche oggi scusa questi fascistelli, deve ascoltare l’allarme del SIULP: senza agenti e mezzi adeguati, non si può chiedere alle forze dell’ordine di gestire fenomeni di questa portata.

Cori fascisti sotto la Torre: un’offesa a Pisa, città simbolo di pace e democrazia

di Marco Biondi – Consigliere comunale di opposizione, Gruppo PD

Quanto accaduto ieri pomeriggio, poche ore prima della partita di Serie A tra Pisa e Roma, è semplicemente inaccettabile. Un gruppo di tifosi romanisti ha inscenato, proprio sotto la Torre di Pisa, cori che inneggiano al fascismo e al Duce. Le immagini che stanno circolando in queste ore non lasciano spazio a interpretazioni: si tratta di un gesto grave, vergognoso e offensivo nei confronti della nostra città e dei valori su cui si fonda la nostra democrazia.

Piazza del Duomo non è solo un simbolo di Pisa: è un patrimonio mondiale dell’umanità, conosciuto e ammirato in tutto il mondo. Un luogo sacro per la nostra identità culturale, un simbolo di pace, di storia e di bellezza. Vederlo trasformato per qualche minuto in palcoscenico di manifestazioni nostalgiche del ventennio fascista è un colpo al cuore per ogni cittadino che crede nei valori costituzionali.

Pisa è una città che ha saputo distinguersi nel tempo per la sua capacità di accogliere, di costruire ponti tra le culture, di organizzare manifestazioni per la pace e la libertà. Non possiamo restare in silenzio di fronte a simili episodi, che calpestano la memoria storica e i principi fondanti della nostra Repubblica.

Non è solo una questione morale o politica. È anche una questione di sicurezza e prevenzione. Non si comprende come sia stato possibile che in un luogo tanto simbolico e delicato come Piazza dei Miracoli — che dovrebbe essere tra i più sorvegliati della città — sia stato consentito a un gruppo di tifosi di intonare impunemente cori fascisti, vietati per legge e contrari al buon senso civico. Dov’erano i controlli? Chi doveva vigilare?

Permettere che si inneggi al fascismo davanti ai nostri monumenti più cari, in uno dei luoghi più rappresentativi di Pisa, è qualcosa che personalmente trovo non solo imbarazzante, ma estremamente preoccupante.

Chiedo al Sindaco e all’Amministrazione comunale di fare immediatamente chiarezza su quanto accaduto. Serve una presa di posizione netta, senza ambiguità, e un impegno concreto per rafforzare i controlli nei luoghi simbolo della città. Serve, soprattutto, un segnale chiaro a tutta la cittadinanza: Pisa è e sarà sempre una città democratica, antifascista e accogliente.

Per questo motivo, intendo coinvolgere anche i parlamentari del Partito Democratico affinché presentino un’interrogazione parlamentare su quanto accaduto. È necessario comprendere se vi siano state carenze nelle misure di sicurezza e vigilanza, e se siano state rispettate le normative che vietano l’apologia del fascismo. Pisa non può e non deve essere lasciata sola nel difendere i propri valori: serve una risposta ferma anche dalle istituzioni nazionali, perché ciò che è avvenuto riguarda tutti e chiama in causa il rispetto della nostra Costituzione.

Nessuna forma di nostalgia per il fascismo può essere tollerata, né nello sport né altrove. difendere la dignità della nostra città significa anche proteggere la memoria e i valori su cui si fonda la nostra convivenza civile.

 
 

redazione.cascinanotizie