Cori fascisti, il Siulp attacca: “Non ci preoccupano i cori ma le reazioni”

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 1 Settembre 2025

Il sindacato di polizia: “Pisa mortificata, il banco di prova è diventato una figuraccia nazionale”

Non sono i cori fascisti in sé a preoccupare il Siulp di Pisa, quanto le reazioni seguite all’episodio, che secondo il sindacato «forse condividendo questo accadere ci mortifica oltre misura».

Il sindacato spiega di aver atteso prima di diffondere la nota, nella speranza di un clima più sereno e di «qualche sussulto di responsabilità in più». Ma già dopo il comunicato del 27 agosto, ricorda il Siulp, erano arrivate «invettive da parte di alcuni leoni da tastiera contro il segretario provinciale Lara Biagini», oltre a tentativi di «sminuire la missione sindacale attraverso alcuni pezzi della stampa locale con affermazioni attribuite al questore Barilaro e non corrispondenti al vero».

«Non siamo per la retorica – scrive il Siulp – ma oggi affermare che le politiche della sicurezza hanno bisogno di analisi attente e non di spocchiosa propaganda appare quanto mai realistico».

Nel mirino anche il sindaco di Pisa, che aveva presentato la prima partita casalinga come «il banco di prova per la macchina organizzativa della società e della città chiamata a gestire il ritorno del Pisa tra le grandi del calcio italiano». Il commento del Siulp è netto: «Caro Sindaco, chieda scusa a tutti, al Siulp-Pisa, ai cittadini, alla Costituzione perché di fronte ad un simile accaduto Pisa ne è uscita mortificata».

Il sindacato denuncia inoltre la diffusione virale dei video dei cori sotto la Torre e attacca anche un parlamentare che, invece di condannare l’accaduto, ha parlato di «bandiere arcobaleno, pipe per fumare crack e immigrati a volontà». Per il Siulp, si tratta di «un’occasione persa o forse della consapevolezza di chi ritiene di poter affermare ciò perché quanto scritto nella Costituzione non è più valido, consentendo anche cori fascisti che hanno offeso l’intera città di Pisa».

Il comunicato ribadisce che l’obiettivo del sindacato era soltanto «richiamare l’attenzione delle istituzioni competenti su alcune criticità» relative alla sicurezza dentro e fuori dallo stadio. E conclude: «Il banco di prova di cui ha parlato qualcuno ha avuto come riscontro una grandissima figuraccia in tutta Italia. Purtroppo la prima partita casalinga del Pisa in Serie A verrà ricordata non solo per il risultato calcistico, ma per una pagina veramente vergognosa».

Il Siulp, infine, conferma la volontà di continuare a intervenire «nelle politiche della sicurezza, a tutela di tutti i cittadini e delle forze dell’ordine nel rispetto della Costituzione e a prescindere dalle parole in libertà di qualche onorevole di turno».


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massimo.corsini