Covid-19: in AOUP via alla fase 2 grazie a nuovi posti letto

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 29 Ottobre 2020

Attualmente sono occupati da pazienti Covid 111 posti letto, di cui 95 ordinari e 16 fra subintensivi e intensivi

L’Aoup sta attuando la seconda fase del piano pandemico per il reperimento dei posti letto Covid-19 secondo una tabella di marcia progressiva che prevede la rimodulazione di una parte delle attività assistenziali, senza intaccare i percorsi di urgenza, quelli oncologici e l’alta specialità non rinviabile, per liberare ulteriori risorse da dedicare all’epidemia da Coronavirus. Nella prima fase, che è giunta rapidamente a saturazione con i contagi in crescita di queste ultime settimane, non era stato necessario intaccare l’organizzazione ordinaria potendo disporre degli spazi messi a disposizione nell’ex Pronto soccorso del Santa Chiara (Edificio 21), trasformato in Covid Hospital per 30 posti letto complessivi fra ordinari, subintensivi e intensivi (modulabili a seconda delle necessità), oltre a specifici posti letto Covid-dedicati nel percorso materno-infantile, 46 posti letto a Cisanello (Edificio 13, in Malattie infettive e Pneumologia) e la cosiddetta “Bolla Covid” per le reti tempo-dipendenti all’interno del Dea-Dipartimento emergenza-accettazione (Edificio 31) per ulteriori 8 posti letto.

A questa disponibilità si sono aggiunti, negli ultimi giorni, ulteriori 40 posti letto ricavati nell’area medica dell’Edificio 5 a Cisanello, cui se ne aggiungeranno altri 12 e ulteriori 20 sono in procinto di essere attivati all’interno dell’Edificio 8. Questa rimodulazione, denominata appunto seconda fase del piano pandemico - sta comportando la riduzione di alcune attività di ricovero medico-ultraspecialistico e di alcune branche di ricovero chirurgico secondo un piano progressivo che viene concordato giorno per giorno con l’Unità di crisi e la tarsk force regionale. Invariata al momento l’attività ambulatoriale così come la libera professione, oltre ai percorsi di urgenza, oncologici e tempo-dipendenti, come detto all’inizio. Ulteriori misure verranno intraprese qualora se ne presentasse la necessità.

Al momento attuale in Aoup, fra Cisanello e Santa Chiara, sono occupati da pazienti Covid 111 posti letto, di cui 95 ordinari e 16 fra subintensivi e intensivi (l’intensità di cure è ovviamente rimodulabile a seconda delle esigenze). In riferimento invece alle ambulanze incolonnate e instradate nell’area Covid dell’Edificio 31 a Cisanello la scorsa notte, lungo il sottopasso dell’Edificio 31, con pazienti e personale sanitario a bordo, le cui fotografie sono state postate da qualcuno sulle piattaforme social e diventate virali scatenando panico e reazioni emotive nella popolazione, si è trattato di un momento di picco di accessi, tramite il 118, di pazienti sintomatici in attesa di tampone o di pazienti Covid-positivi che dovevano essere ricoverati, il cui percorso sanitario non poteva incrociarsi con quello dei pazienti in attesa al Pronto soccorso per altre problematiche.

Si è trattato dunque di un momento di rallentamento, nel turn-over dei posti letto – come sta avvenendo purtroppo in questi giorni in molti ospedali d’Italia - che si è poi risolto nel giro di poche ore. I pazienti in ambulanza sono stati comunque tutti monitorati e valutati dal personale medico e infermieristico a intervalli regolari, senza interrompere la continuità assistenziale, nonostante i carichi di lavoro e la situazione di oggettiva difficoltà per il personale. «I nostri medici e il nostro personale di assistenza del Pronto soccorso, dichiara il direttore generale dell’Aoup Silvia Briani, stanno svolgendo un lavoro impegnativo, come nella prima fase della pandemia, dimostrando, pur nella pressione quotidiana degli accessi e nelle difficoltà che possono manifestarsi nel corso della giornata, un’elevatissima qualità professionale ed una dedizione straordinarie. A loro e a tutti quelli impegnati nell’affrontare questa nuova ondata pandemica va il mio sentito ringraziamento».

Si ricorda infine che, in ottemperanza alle disposizioni regionali, per ridurre la circolazione complessiva in ospedale e le occasioni di contagio, è fortemente limitato l’ingresso da parte di visitatori e accompagnatori, consentiti solo per minori o pazienti fragili muniti di certificazione da parte del reparto di destinazione.

 

redazione.cascinanotizie