Da Esanastri visiere protettive professionali al Comune

Cronaca
Calcinaia
Venerdì, 3 Aprile 2020

Il primo lotto è già stato consegnato agli operatori calcinaioli

Aiutare il territorio con il proprio impegno e la propria professionalità si può.

Esanastri, azienda storica di Calcinaia, ha donato al Comune un lotto di visiere protettive professionali, dei dispositivi di protezione individuale utili a tutti gli operatori sanitari impegnati quotidianamente nella lotta al coronavirus.

Mercoledì 2 aprile la consegna, direttamente nelle mani del sindaco Cristiano Alderigi e del suo vice, Flavio Tani.

 

Scrive il Comune di Calcinia.

Ci sono aziende che, pur investite dalla crisi di produzione innescata dal contagio, non si tirano indietro neppure in questo momento di difficoltà e mettono a disposizione il materiale che possiedono e che può essere utile al personale in prima linea per fronteggiare l’emergenza.

Ad esempio l’azienda Esanastri di Calcinaia ha donato al Comune di Calcinaia lo scorso 2 Aprile la prima produzione di visiere protettive che sono state prontamente consegnate al personale sanitario e agli operatori della Protezione Civile in modo che possano svolgere in sicurezza il loro lavoro.

Il materiale è stato recapitato direttamente al Sindaco, Cristiano Alderigi e al Vice Sindaco, Flavio Tani.

“Un enorme grazie a Esanastri e alla famiglia Posarelli – dichiara il primo cittadino di Calcinaia - per questa generosa donazione che abbiamo già provveduto a recapitare a chi nel nostro territorio, si trova in prima linea nella lotta contro questo subdolo nemico. Un gesto davvero encomiabile e quanto mai utile in un momento in cui il contagio pare manifestarsi con maggiore intensità nella nostra Regione e nella provincia di Pisa. Forse dovremo indossarle tutti idealmente per avere una visione più chiara delle nostre responsabilità personali. Il modo più veloce, e anche l’unico che conosciamo per uscire da questa situazione, è quello di restare a casa. Osserviamo questa regola per il bene di tutta la nostra comunità”.

carlo.palotti