Darsena Europa, chieste opere di compensazione

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 7 Gennaio 2022

Subito un accordo con la Regione. Si colga l’occasione per dare l’esempio, programmando la tutela dell’ambiente

Un accordo di programma che determini opere di compensazione a favore del Litorale Pisano che rischia di essere danneggiato dalla costruzione della Darsena Europa. È questa la richiesta che è partita stamani da Palazzo Gambacorti e indirizzata alla Regione Toscana. Sono stati il Sindaco di Pisa Michele Conti e l’assessore all’ambiente Flippo Bedini ad avanzare precise richieste al Presidente della Regione Eugenio Giani.

«La Darsena Europa – ha dichiarato il Sindaco Michele Contiè un’infrastruttura importante non solo per la città di Livorno, ma per la Toscana. La nostra Amministrazione, come ho già avuto modo di esprimermi altre volte, non è contraria alla realizzazione dell’opera in sé e siamo perfettamente coscienti del particolare momento che il nostro Paese sta attraversando con l’arrivo di fondi europei che finanziano opere importanti; un momento che non si ripeterà e che ogni Amministrazione, come ha fatto la nostra, deve cogliere al volo. Anche per noi sono fondamentali lo sviluppo infrastrutturale e la crescita economica, ma proprio per questo crediamo che non sia lecito tralasciare gli aspetti di criticità soprattutto in campo ambientale, come ha fatto fino a oggi la Regione Toscana. Siamo preoccupati, visti i risultati dello studio realizzato a carico solo del Comune di Pisa, per il nostro Litorale, per l’ambiente e per le attività economiche. Per questo sosteniamo con forza la necessità di stipulare un accordo di programma con la Regione Toscana per determinare, con certezza e in tempi rapidi, opere di compensazione a tutela del Litorale Pisano. Un protocollo d’intesa che stabilisca i lavori necessari, l’impegno economico relativo, le tempistiche di realizzazione».

«Quando si tratta di tutela dell’ambiente, rischio idrogeologico ed erosione costiera – aggiunge Conti - tutti sono concordi che in questo Paese sia necessario programmare e non agire in emergenza, pratica sbagliata e anche più costosa. Si colga l’occasione della costruzione della Darsena Europa per dare l’esempio, programmando la tutela dell’ambiente, prima che sia troppo tardi».

«È un progetto che, data la sua mole, è difficile supporre – afferma l’assessore Filippo Bedini - che non provocherà un cambiamento irreversibile nel paesaggio e una modifica importante dell’ecosistema. Il problema dell’erosione costiera in quasi tutta la Toscana, e in particolare nella costa nord, esiste già da molti anni e non si può escludere con superficialità che la Darsena Europa possa arrivare ad aggravare, forse anche di molto, un fenomeno già in atto. Dato che la tecnologia e il know-how per contrastare efficacemente l’avanzare del mare sulla terraferma esistono e sono consolidati, basti pensare a quanto è stato fatto nei Paesi Bassi, pretendiamo che da parte di chi si è assicurato l’appalto si intervenga subito, fin dalla fase già avviata degli studi e comunque prima di iniziare i lavori».

«Serve un approccio di sistema su tutta la linea di costa che va da Livorno fino a Bocca di Magra – conclude Bedini -. Esistono soluzioni di vario genere, alcune anche convincenti, come quelle basate sul principio del “costruire con la natura”, che fa sì che la protezione di un litorale avvenga grazie all’azione della natura stessa, semplicemente “aiutata” dall’uomo. Ma non siamo tecnici, e proprio per questo abbiamo bisogno di risposte da parte di chi ha le necessarie competenze, in modo da poter prendere decisioni in modo consapevole e che siano suffragate dalla scienza».

Il primo studio meteomarino ed idraulico, finanziato dall’amministrazione comunale con un investimento di circa 30mila euro e realizzato dalla società Dhi Srl di Genova, ha stabilito che la realizzazione della Darsena Europa determinerà un impatto nel tratto di costa compreso nei primi due km a nord della foce dello Scolmatore. Le opere previste dal progetto potrebbero, in particolare, produrre “una rotazione della linea di riva dovuta al progressivo accrescimento dell’arenile nell’area immediatamente adiacente alla foce dello scolmatore, e al suo arretramento invece” nei primi due km a nord della foce stessa.

Il Comune di Pisa ha già commissionato la seconda parte dello studio stanziando nel bilancio 2021 altri 40mila euro: dopo i risultati che dovrebbero essere disponibili entro la prossima primavera, si procederà alla terza ed ultima parte dello studio che si concluderà entro la fine del 2022.

redazione.cascinanotizie