"Dichiarazioni farneticanti". Una città in comune chiede la rimozione di Pieragnoli da Confcommercio

Politica
PISA e Provincia
Sabato, 14 Giugno 2025

Il direttore provinciale dell'associazione di categoria aveva attaccato duramente il Comune sulla gestione del suolo pubblico 

Le richieste del Comune di Pisa ai locali fuori norma erano chiare: rimuovere i dehors e i manufatti esterni.

La reazione di Confcommercio e del suo presidente provinciale, Federico Pieragnoli, inevece, è stata considerata da Ciccio Auletta farneticante e inaudita.

Il consigliere comunale di opposizione, capogruppo di Diritti in comune, non ha voluto entrare nel merito della questione e ha richiesto a Confcommercio, la rimozione di Pieragnoli dal suo incarico.

 


Ha scritto Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in comune.

"Se il Comune ha deciso di usare l'arbitrio e il muro contro muro, e non il buonsenso e la collaborazione, che tutti noi auspichiamo, se ha deciso di dichiarare guerra ai locali e alle attività della città, sappia che ci troverà pronti alla difesa, con la stessa prontezza di un Zelensky contro Putin".

Sono queste le farneticanti e inaudite parole del Direttore provinciale di Confcommercio Pieragnoli in relazione al tema delle concessioni del suolo pubblico.

Non entriamo neanche nel merito dei temi posti, perchè riteniamo che non sia possibile alcuna interlocuzione civile con chi usa simili espressioni. E chiediamo a Confcommercio di rimuovere immediatamente Pieragnoli dal suo incarico.

In un mondo in cui la terza guerra mondiale è uno scenario drammatico quanto reale, di fronte ad un genocidio in corso come quello del popolo palestinese da parte di Israele, di fronte alle migliaia di morti in Ucraina dopo l'attacco russo, sono semplicemente raccapriccianti le parole di Pieragnoli e il parallelismo utilizzato nei confronti del Comune.

Questo prescinde dal nostro giudizio politico sull'operato della amministrazione Conti di cui siamo strenui oppositori.

Un linguaggio e simili allusioni a fronte della tragedia delle guerra non possono essere tollerate.

 


Aveva scritto Confcommercio Pisa.

Il Direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli, esprime profonda delusione e preoccupazione per l'improvvisa escalation nelle richieste di rimozione di manufatti e dehors dai suoli pubblici, in arrivo ad alcuni locali della città. Questa azione unilaterale del Comune di Pisa giunge in un momento di delicate trattative con l'amministrazione comunale, volte a stilare un nuovo regolamento che disciplini l'utilizzo degli spazi esterni in modo equo e decoroso.

"Ci sentiamo presi in giro. Sono almeno tre mesi che parliamo con il sindaco Michele Conti per elaborare insieme un nuovo regolamento su dehors e manufatti esterni dei locali" dichiara Pieragnoli. "All'improvviso, e senza alcun preavviso, cominciano ad arrivare richieste di rimozione che ignorano completamente il percorso di dialogo intrapreso."

Pieragnoli sottolinea l'importanza risolutiva che le concessioni di suolo pubblico hanno avuto per la sopravvivenza delle attività durante l'emergenza Covid-19, rappresentando ossigeno vitale e un'ancora di salvezza per molti esercizi commerciali. "Pisa deve seguire il modello di città come Firenze, Venezia e Milano, che hanno saputo integrare l'utilizzo degli spazi esterni con il decoro urbano attraverso regolamenti chiari e condivisi", aggiunge. "Chiediamo un nuovo regolamento che disciplini il decoro, dando un tempo congruo ai gestori per adeguarsi, non l'invio di richieste di rimozione per manufatti che esistono da anni."

La comunicazione del Comune di Pisa, che ha avviato un procedimento per accertare eventuali violazioni urbanistico-edilizie per la realizzazione di manufatti su suolo pubblico in assenza di autorizzazione, concede 20 giorni ai destinatari per fornire la documentazione necessaria. Questo, secondo Confcommercio, è un termine irrealistico e un segnale di chiusura al confronto, tanto più in piena stagione turistica. 

"Se il Comune ha deciso di usare l'arbitrio e il muro contro muro, e non il buonsenso e la collaborazione, che tutti noi auspichiamo, se ha deciso di dichiarare guerra ai locali e alle attività della città, sappia che ci troverà pronti alla difesa, con la stessa prontezza di un Zelensky contro Putin", conclude Federico Pieragnoli, ribadendo la ferma intenzione di Confcommercio di tutelare gli interessi degli imprenditori pisani.

Confcommercio Provincia di Pisa si riserva di intraprendere ogni azione necessaria a difesa delle proprie imprese, sollecitando un immediato ripristino del dialogo e la sospensione di qualsiasi provvedimento unilaterale e mette a disposizione degli imprenditori un legale per tutelare le attività coinvolte.

Immagine d'archivio

 

redazione.cascinanotizie