Diritti in Comune contro le Farmacie Comunali di Pisa e i suoi rapporti con Israele

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 2 Luglio 2025

Diritti in Comune viene a sapere, dopo un'interrogazione consiliare che la società che gestisce le farmacie comunali di Pisa ha stretti rapporti con aziende di Israele

Questo il comunicato stampa

Farmacie Comunali Pisa intrattiene rapporti commerciali con aziende israeliane. E’ quanto emerge dalla nostra interrogazione: chiediamo di interromperli subito!

Da una comunicazione di Farmacie Comunali Spa che gestisce la parafarmacia e le sei farmacie pubbliche della città abbiamo avuto la conferma ufficiale che la società, partecipata dal Comune di Pisa per il 99.5%, intrattiene rapporti commerciali con aziende con sede in Israele. Qualche settimana fa, infatti, avevamo depositato un’interrogazione per avere informazioni precise sui rapporti di ogni tipo (istituzionali, economici, ecc) che il Comune di Pisa e le sue società partecipate hanno con aziende con sede o stabilimenti produttivi in Israele o nei Territori palestinesi occupati da Israele.

Di fronte al genocidio in atto del popolo palestinese, di fronte alle costanti violazioni di ogni trattato internazionale da parte di Israele, che è anche il responsabile dell’attivazione di numerosi fronti di guerra nella regione, è necessario che tutte le istituzioni facciano quanto in loro potere per fermare lo sterminio. Uno dei mezzi storicamente più efficaci per contrastare regimi criminali è quello del boicottaggio, come indica la campagna internazionale “Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni” (BDS). Come parte delle istituzioni dello Stato Italiano, tenute al rispetto delle norme internazionali e al fine di prendere le debite azioni per rispettare tra le altre le ordinanze della Corte Internazionale di Giustizia, anche il Comune di Pisa è tenuto a fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per fermare Israele. Un primo passo è quello di avere chiare le relazioni in essere con lo Stato di Israele e con chi è complice in qualsiasi modo il suo agire. Come indica il movimento BDS, “quando si tratta di aziende israeliane, non essere complici significa non essere coinvolti nell'occupazione militare, nell'apartheid o nel colonialismo d’insediamento di Israele e riconoscere pubblicamente i diritti dei palestinesi ai sensi del diritto internazionale, in primo luogo il diritto al ritorno dei rifugiati in conformità con la risoluzione 194 delle Nazioni Unite. Per quanto ne sappiamo, non esistono aziende israeliane che soddisfino queste condizioni.”

In attesa di una risposta completa al nostro quesito, abbiamo intanto avuto la conferma dei rapporti tra la partecipata che gestisce le farmacie comunali e le aziende israeliane. Nella risposta si sottolinea anche come la presenza di fondi d’investimento israeliani nella produzione farmaceutica e biotecnologica sia molto forte, e che il contributo della finanza israeliana sia determinante per il settore farmaceutico in varie parti del mondo, tra cui l’Italia.

Questa dipendenza non è accettabile e chiediamo con forza che debba essere risolta immediatamente. Il Comune di Pisa deve interrompere immediatamente questi affari con chi è colpevole di genocidio, avvalendosi del supporto di soggetti competenti in materia, con interventi che garantiscano l'accesso ai farmaci da parte dei cittadini e delle cittadine ma attuando al tempo stesso azioni sistematiche di boicottaggio. Per questo il prossimo 7 luglio sosterremo convintamente la mozione di iniziativa popolare promossa dalla rete "Pisa per la Palestina" in quanto crediamo che interrompere qualsiasi rapporto commerciale ed economico con le aziende israeliane sia necessario ed urgente.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista
 

redazione.cascinanotizie