Discariche abusive, La Guardia di Finanza sequestra 21 tonnellate di rifiuti

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 5 Giugno 2025

Denunciati tre imprenditori tra Pisa, Ponsacco e San Miniato

Ventuno tonnellate di rifiuti speciali sequestrati, due aree sigillate tra cui un terreno agricolo di cinquemila metri quadrati e tre imprenditori denunciati: è questo il bilancio di una vasta operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Pisa nell’ambito dei controlli sul rispetto della normativa ambientale.

L’azione, frutto della sinergia tra il Gruppo di Pisa e le Compagnie di Pontedera e San Miniato, ha riguardato tre distinti interventi nei territori comunali di Pisa, Ponsacco e San Miniato, dove le Fiamme Gialle hanno individuato altrettante situazioni di grave abbandono e gestione illecita di rifiuti.

Nel capoluogo, i militari del Gruppo di Pisa hanno scoperto una discarica abusiva all’interno di un’area privata recintata, trasformata in deposito incontrollato di materiali da demolizione: tra calcinacci, mattoni, sanitari e pneumatici usati, i rifiuti raggiungevano un volume stimato di circa 70 metri cubi. Tutto abbandonato direttamente sul suolo, senza alcuna barriera impermeabilizzante a protezione del terreno. Il legale rappresentante della società proprietaria del terreno è stato denunciato per abbandono di rifiuti.

A Ponsacco, invece, la Compagnia di Pontedera ha rinvenuto una discarica all’interno di un’area agricola, riconducibile a un’impresa del settore automobilistico. Tra i rifiuti, considerati pericolosi, vi erano carcasse di veicoli, parti meccaniche e altri materiali accatastati senza alcun rispetto delle norme sullo smaltimento. In questo caso, i finanzieri hanno proceduto al sequestro dell’area e di 21 tonnellate di rifiuti, denunciando il titolare della ditta.

Il terzo intervento ha interessato San Miniato, dove i militari della Compagnia locale, affiancati da ispettori dell’ARPAT, hanno riscontrato lo stoccaggio irregolare di pneumatici in un’azienda operante nel settore della riparazione gomme. Le verifiche hanno accertato il superamento dei limiti di quantità e tempo previsti dalla normativa per lo smaltimento. Anche in questo caso, il legale rappresentante è stato denunciato per violazioni al Testo Unico Ambientale ed è stato destinatario di una diffida con obbligo di ripristino ambientale.

La Guardia di Finanza precisa che i procedimenti sono ancora nella fase delle indagini preliminari e che le responsabilità saranno accertate solo in caso di sentenza definitiva. L’operazione rientra in una più ampia strategia di controllo del territorio volta a contrastare condotte dannose per l’ambiente e per la salute pubblica.


Visita anche il Podcast di Punto Radio, per riascoltare una trasmissione che ti è piaciuta particolarmente o che ti sei perso.

massimo.corsini