Donna muore in ospedale dopo un’iniezione sospetta
Scatta l'indagine a cura della squadra mobile di Pisa
La squadra mobile di Pisa ha aperto un’indagine sulla morte di una donna di 54 anni, deceduta all’ospedale Cisanello in seguito a complicazioni riconducibili a un’iniezione toracica di una sostanza non meglio identificata, descritta come «olio» o «silicone». La vittima avrebbe accusato i primi malesseri alcuni giorni dopo la somministrazione, decidendo di rivolgersi ai medici soltanto quando le sue condizioni si erano aggravate.
A sollevare il caso è stata Regina Satariano, responsabile del Consultorio Transgenere di Torre del Lago, che invita a non archiviare l’episodio come un gesto compiuto in autonomia: «Non possiamo pensare che si sia iniettata da sola una sostanza vietata da anni».
Secondo Satariano, l’accaduto potrebbe essere legato a pratiche clandestine portate avanti da persone prive di competenze sanitarie, i cosiddetti “bombaderos”, già noti alle comunità trans per interventi rischiosi e pericolosi. Questa ipotesi è ora al vaglio degli investigatori.
In un lungo post su Facebook, Satariano ha ricostruito le ultime ore della donna, chiamata Mirella: «La sera del 14 agosto Mirella ha iniziato a stare male e non voleva recarsi in ospedale per paura. Il 16, quando la situazione è peggiorata, ha chiesto a un’amica che abitava vicino di accompagnarla al pronto soccorso». Le cure ricevute a Cisanello non sono però riuscite a salvarle la vita.
L’indagine dovrà chiarire le circostanze della vicenda e accertare eventuali responsabilità.