Dopo la bocciatura del Mase. No alla nuova pista di Peretola, sì al rilancio del Galilei di Pisa

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 6 Febbraio 2024

Comunicato dell'area Schlein del Partito Democratico di Pisa

L'aeroporto di Pisa, il suo futuro, torna al centro del dibattito politico cittadino. Almeno per le opposizioni in consiglio comunale, che dopo la pubblicazione del parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale del MASE sull'impatto del progetto del nuovo aeroporto di Firenze, hanno tutte apportato contributi.

Il Movimento Cinque Stelle, tramite la capogruppo regionale Irene Galletti, aveva subito chiesto un passo indietro a governo nazionale e Regione, ma anche a Pd e Lega, da anni a sostegno della grande opera fiorentina. Ieri abbiamo pubblicato l'intervento di Diritti in comune, volto a richimarae il sindaco di Pisa Michele Conti e tutti i soci pubblici di Toscana Aeroporti ad una presa di posizione netta sul progetto: la richiesta di stralcio di parte del Masterplan di Toscana Aeroporti.

Oggi è la volta del Partito Democratico di Pisa, o meglio, di quella parte dei dem pisani che si identifica nella segreteria nazionale guidata da Elly Schlein e che si presenta sotto il nome di Tutta un'altra storia Pisa, con un comunicato a firma di Annarita Gatto.

 

E’ dell’ultima ora il parere del Ministero sul progetto della nuova pista di Peretola che va al di là dell'ennesima sonora bocciatura.

Il parere non sono solo 164 pagine di osservazioni e prescrizioni in tema ambientale, di rischio idrogeologico, di impatto sulla mobilità dell'area ma va ben oltre; si imputa a Toscana Aeroporti la volontà politica di realizzazione di uno scalo che è a tutti gli effetti fuori da ogni logica. Il Ministero sottolinea la mancanza di integrazione del progetto con gli scali già esistenti, non solo Pisa, ma anche con quello di Bologna, a rimarcare la necessità di un asse strategico di tutta l'Italia centrale. Si chiede inoltre motivo della mancanza di previsioni di collegamenti veloci ferroviari fra Pisa e Firenze, progetto ottenuto dal PD sotto la guida di Letta e colpevolmente affossato dal governo Meloni. Tutte le ragioni che stanno alla base delle previsioni riguardanti Peretola sono tradite dalla risposta che Toscana Aeroporti dà alla domanda sulle ipotesi di ridimensionamento dell'opera che a suo dire richiederebbe teorici“spostamenti” di movimenti aerei e passeggeri tra l’aeroporto di Firenze e l’aeroporto di Pisa (o altri aeroporti nazionali), dipendenti unicamente da regole ed esigenze di mercato non calmierabili o aprioristicamente pianificabili”; “genererebbe significativi effetti negativi sull’equilibrio economico della società di gestione aeroportuale, con correlate conseguenze di carattere economico, fiscale ed occupazionale”.

Che Toscana Aeroporti abbia come scopo il ridimensionamento dello scalo pisano lo denunciamo da tempo. E' sufficiente vedere i dati degli ultimi 5 anni nei quali a Firenze sono state riservate le tratte per assumere sempre più ruolo di aeroporto internazionale e mentre Pisa, che vede perdere rotte e passeggeri, è stata relegata alle compagnie low cost con un calo significativo di traffico sollevando di fatto anche la preoccupazione dei sindacati.

Occorre tuttavia realizzare gli investimenti sullo scalo pisano, già finanziati dal 2015, per l’ampliamento delle aree di handling e per migliorare l’accoglienza per i milioni di passeggeri previsti da anni nel Piano Trasportistico. E’ necessario superare il silenzio assordante sulla cittadella aeroportuale, infrastruttura prevista per dotare Pisa e, più in generale, il territorio dell’area vasta costiera, di strutture adeguate per sviluppare il turismo congressuale e non solo.

L’area individuata è a ridosso del Galilei, con un livello di accessibilità e di connessione con le principali direttrici infrastrutturali e modalità di trasporto, aereo, treno, people mover, superstrada, autostrada, grandi parcheggi scambiatori. Il Documento Strategico di RFI, approvato dal Parlamento nel 2022, prevedeva la progettazione di fattibilità tecnico-economica del collegamento veloce Firenze-Pisa ma, a oggi, non è finanziata dal Ministro Salvini e l’amministrazione Conti non pare abbia mai protestato e chiediamo anche alla Regione Toscana di intraprendere una rapida e adeguata iniziativa affinché il Ministero finanzi la progettazione. Rimane forte la preoccupazione del mondo del lavoro impegnato nell’indotto aeroportuale; per ogni milione in più di unità trasportate (passeggeri e merci) si stimano 552 nuovi lavoratori in ambito aeroportuale e 6.105 nuovi occupati a livello nazionale. Di fronte a questi dati è sempre più necessario che si determini un fronte ampio d’iniziativa e di lotta affinchè il Galilei possa svilupparsi così come previsto a suo tempo dal Piano Trasportistico che indicava in 6,6 milioni di passeggeri l’obiettivo da raggiungere entro il 2025 a beneficio di un sostanziale aumento dei posti di lavoro.

Non ne facciamo questione di campanile ma riteniamo che le infrastrutture siano un nodo centrale di sviluppo e che il dibattito non possa essere inquinato da impuntature politiche, per questioni queste sì di campanile, a discapito dell'ambiente, della sostenibilità e dei posti di lavoro. Il tutto con soldi pubblici. Ci stupisce il silenzio di Conti sulla vicenda, occorre aprire in città un dibattito franco e aperto. Noi lo faremo nei prossimi giorni con un'iniziativa dedicata che veda coinvolti associazioni di categoria, sindacati, cittadine e cittadini. Non permetteremo che quello che sta accadendo passi sotto silenzio.

redazione.cascinanotizie
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