Due mesi di stop per il Consiglio Comunale di Pisa
Opposizioni all’attacco per lo stop estivo ai lavori consiliari
Due mesi di sospensione dei lavori del Consiglio comunale, dal 21 luglio al 19 settembre. È questa la decisione presa nella conferenza dei capigruppo che ha scatenato la dura reazione delle forze di opposizione a Palazzo Gambacorti, che parlano apertamente di un «blocco immotivato e vergognoso» imposto dalla maggioranza di centrodestra.
Secondo i gruppi Diritti in Comune, La città delle Persone, Sinistra Unita per Pisa e Partito Democratico, la lunga pausa estiva sarebbe un modo per azzerare il confronto politico e limitare il controllo delle minoranze, rallentando anche l’attività delle commissioni consiliari. Un’accusa precisa: «La Giunta potrà operare indisturbata per due mesi – si legge nella nota – mentre decine di atti presentati dall’opposizione restano fermi nei cassetti della Presidenza del Consiglio, del Sindaco e degli Assessori».
Nel mirino anche il contesto in cui avviene questa sospensione: una fase complessa per la città, con all’orizzonte questioni delicate come la continuità dei servizi sociali dopo l’uscita dalla Società della Salute, il contrasto alla solitudine estiva e le urgenze sul fronte casa e lavoro. Temi che, secondo le opposizioni, non possono attendere il ritorno dalle vacanze.
«Ancora una volta la destra dimostra di considerare il Consiglio solo un ostacolo quando non serve a ratificare le decisioni della Giunta» – attaccano i firmatari del comunicato: Ciccio Auletta, Paolo Martinelli, Luigi Sofia e Matteo Trapani. Una polemica che promette di accompagnare anche l’estate pisana, nonostante l’aula resti vuota.