Ecco le carte in tavola di Corrado e Ruggeri, intanto è a rischio Pisa-Trapani

Sport
Mercoledì, 23 Novembre 2016

7 milioni di Euro per la proprietà di AC Pisa 1909. Questo è quanto, si suppone la famiglia Corrado sia disposta a sborsare a Petroni per rilevare il club nerazzurro. Il resto dei conti è facile da calcolare: Per ammissione dello stesso Abodi i debiti del Pisa ammonterebbero a 4.300.000 Euro, quindi in mano alla famiglia Petroni resterebbero all’incirca 2.700.000 Euro, dei quali circa un milione dovrebbe finire nelle tasche di Fabrizio Lucchesi creditore ancora del 50% del club in base al famigerato “patto di Gallarate”.

Se  le cifre non sono queste poco ci manca, anche se resta da chiarire i termini, ovvero la tempistica del pagamento. invece dal fronte Ruggeri la situazione pare meno chiara. Bocche cucite in Lombardia ma qualcosa trapela, come ad esempio la notizia che l’offerta sembra essere incentrata sui debiti del club, che se li accollerebbe in toto il nuovo proprietario, mentre ai Petroni niente, in quanto Ruggeri potrebbe aver offerto una cifra simbolica per il valore del Pisa.

Sul tavolo, dopo le rinunce, con motivazioni totalmente diverse,  di Dana e Mian, restano quindi queste due offerte, i Petroni al massimo entro 48 ore dovrebbero decidere, ma abituati alle giravolte dei Romani non ci sarebbe da meravigliarsi se la decisione dovesse slittare di qualche ora ed arrivare magari attimi dopo la sentenza del processo per bancarotta fraudolenta a carico di Fabio Petroni. Una sentenza benevola all’ex patron di Terravision, rischierebbe di cambiare ulteriormente le carte in tavola ed aumentare il potere contrattuale dell’attuale proprietà.

Intanto, se non bastassero i guai societari, la classifica che piange, la coperta sempre più corta ora che anche Varela, non potremmo abbracciarlo abbastanza forte neanche tutti insieme per quello che sta passando con la scomparsa del padre, ha dovuto dare forfait, arriva l’ennesima tegola figlia della gestione “abbarrocciata” di questa proprietà. Dalla riunione del GOS di quest’oggi, 23 novembre, è emerso come le associazioni di volontariato incaricate di garantire la sicurezza di pubblico e atleti, ovvero la Pubblica Assistenza di Pisa e la Misericordia di Pisa, siano a credito per una cifra corrispondente ad 8 partite, comprese alcune molto onerose, vedi le due disputate ad Empoli e quindi con trasferta a carico dei volontari e dei mezzi delle due associazioni. Il tempo stringe ed entro domani sul piatto serve almeno un acconto, altrimenti domenica non sarà garantita la presenza dei volontari e quindi la partita non si potrebbe disputare.

Questo fatto da solo potrebbe spiegare perché i Petroni, se avessero un briciolo di coscienza, e solo una stilla di quell’amore per il Pisa che hanno sempre millantato, dovrebbero accettare la migliore offerta, senza porre condizione alcuna, ed uscire da Pisa chiedendo pure scusa. Invece tutta la città si trova ancora una volta con il fiato sospeso, per le vicende societarie e inoltre con il dubbio che sabato, una sfida chiave come quella contro il Trapani si possa non giocare. Il GOS tornerà a riunirsi domani sera, se ci saranno i soldi per Pubblica Assistenza e Misericordia si giocherà, e si giocherà ancora una volta con appena 24 ore di vendita dei biglietti, altrimenti tutti a casa ed a quel punto sarebbe interessante sentire il parere di Abodi che all'Ansa afferma di garantire che il debito domani mattina verrà saldato.. Approposito il presidente di Lega da qualche giorno si sente poco ci auguriamo che si ricordi anche di aver, se non garantito, per lo meno promesso, la cessione del club. La città tende l’orecchio e si aspetta delle risposte.

massimo.corsini