Ecosistema urbano, rapporto Legambiente, Pisa migliora

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 23 Ottobre 2023

Legambiente pubblica il Rapporto sull'Ecosistema Urbano 2023, Pisa presenta segni di miglioramento, ma nella media delle città italiane, tutte lontane dagli obiettivi della sostenibilità ambientale

Legambiente ha pubblicato il 23 ottobre 2023 il trentesimo Rapporto sull'Ecosistema Urbano. Dal1994, quando le informazioni si raccoglievano su fotocopie a mezzo posta, sino a oggi con l’utilizzo dei mezzi informatici, il Rapporto ha costituito uno strumento sempre più utile per consentire a cittadini e amministratori di conoscere la qualità dell’ambiente cittadino, le sue criticità e le possibili azioni per migliorarla.
Il apporto utilizza 19 gli indicatori numerici forniti e certificati da istituzioni ed enti pubblici, riguardanti laree tematiche come qualità dell’aria, consumo e dispersione dell’acqua potabile, mobilità, rifiuti, ambiente urbano.

Le città sono sistemi complessi che consumano gran parte delle risorse del pianeta aumentando sempre di più il carico ambientale. Già oggi il 3% della superficie terrestre è occupato dalle città, che consumano il 70% dell’energia mondiale con il 75% delle emissioni di carbonio.
Il Rapporto mostre che negli anni le amministrazioni locali hanno fatto progressi nelle gestione dell’ambiente urbano, ma, purtroppo, denuncia anche che sono lontane dagli obiettivi posti dall’Agenda 2030, come imporrebbero gli accordi internazionali e gli allarmi della scienza. Non si potrà vincere la sfida ambientale e climatica senza una vera e propria rivoluzione delle aree urbane dove tra pochi decenni vivrà la maggioranza della popolazione e dove si addensano le fragilità e si acuiscono le crisi ambientali, sociali ed economiche.

Si può fare meglio. Il Rapporto non cerca la città ideale, ma la città possibile. La valutazione massima di 100 punti non rappresenta una città ideale, ma una città ipotetica che avesse per ogni indicatore la valutazione massima effettivamente ottenuta da una città reale tra quelle considerate.

Pisa ottiene una valutazione sintetica di pari al 60% del punteggio massimo possibile, che la pone al 38°posto tra i 105 capoluoghi di provincia considerati. Lo scorso anno era al 58°, un progresso scalando una “classifica” molto stretta, bastando piccole variazioni nel valore degli indicatori per avere significative del punteggio sintetico finale. L’attenzione, tuttavia, non deve essere puntata sulla “classifica”, né il Rapporto costituisce una pagella per le Amministrazioni Comunali, dipendendo da fattori che non dipendono tutti dalle loro scelte. È invece molto utile considerare con attenzione i diversi indicatori nel loro valore assoluto e nelle loro variazioni nel corso del tempo. Potremo così avere elementi di valutazione dello stato attuale dell’ambiente urbano, delle politiche attuate e, insieme, consigli per delle buone politiche future.

Consigliando una lettura completa e attenta del Rapporto, consideriamo una prima vallutazione di alcuni elementi immediatamente significativi.

La nostra città è penalizzata da una grande produzione di rifiuti (747 Kg pro capite in un anno): il grande numero di turisti e studenti pesa sulla quantità totale, suddivisa poi dal solo numero de residenti effettivi. Ma la raccolta differenziata resta ferma (introno al 60%) senza sostanziali avanzamenti negli ultimi anni: si potrebbe fare meglio, e alcuni capoluoghi lo fanno.

Similmente insoddisfacenti rimangono i risultati sulla gestione dell’acqua potabile: di quella immessa in acquedotto se ne perde quasi un litro su tre.

La qualità dell’aria fornisce risultati più confortanti: non si registrano superamenti alle norme di legge. Ma non si puòfine un indice sintet abbassare l’attenzione: il rischio per la salute non conosce soglie, essendo sempre proporzionale alla esposizione agli inquinanti, tanto è vero che, cogliendo le indicazioni della Organizzazione Mondiale della Sanità, la Commissione Europea proporrà presto limiti molto più severi.

Un tema dolente (anche se condiviso con molte altre città) è la mobilità. Il Trasporto Pubblico Locale e in costante sofferenza, anche se Pisa si trova in compagnia di molti altri capoluoghi quanto a passegeri traspotati annualmente e offerta di percorsi (rispettivamente 40,5 passeggei/anno e 52,8 Km/ passeggeri-anno). Il tema è molto sentito dalla popolazione e richiede una impegno particolare per migliorare la qualità della vita in città sostenendo la “mobilità gentile” al domino delle auto private su cui è costruita la strutture delle città. Ricordiamo inoltre che Pisa è tra le città che ha più vittime del traffico (8 vittime tra morti e feriti gravi, 104° posto si 105!), mentre ci sono oltre 62 auto ogni 100 abitanti, neonati compresi. Tutavia la nostra città si distingue per una vasta ZTL.

Gli spazi delle città italiane sono poco amici delle persone che vogliono vivere in salute e socialità: isole pedonali e verde fruibile in città la pongono tin una situazione comune gran parte delle altre città: vorremmo più spazi per i pedoni e più verde.

È importante infineindice sintetico, di non immediata percezione, che valuta “l’uso efficiente del suolo”; Pisa riceve un una valutazione di “3” che l pone al un modesto 23° posto. Dovremo destinare attenzione particolare alloo sviluppo della città: il consumo del suolo e la struttura urbanistica determinano la qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini.

redazione.cascinanotizie