Elezioni regionali, sondaggio SWG: il 20% di indecisi deciderà il risultato
Sondaggio SWG, commissionato da Sinistra Italiana: Giani in vantaggio, ma la Toscana si gioca sui 20 punti percentuali degli indecisi
Il presidente uscente, sostenuto dal centrosinistra, stacca di 8 punti il candidato del centrodestra Tomasi. Ma un elettore su cinque non ha ancora scelto. Il dato sulla notorietà dei candidati potrebbe essere la chiave.
La Toscana si presenta allo start di campagna elettorale con un quadro chiaro nelle intenzioni di voto, ma con un’incognita che potrebbe ribaltare ogni previsione: il 20% degli elettori è ancora indeciso. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio SWG, realizzato per Sinistra Italiana tra il 17 e il 23 settembre su un campione di 1.006 residenti.
Il dato più consolidato vede il presidente uscente Eugenio Giani in vantaggio. Il candidato del centrosinistra, che gode del sostegno di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e della sua lista “Casa Riformista”, raccoglie un’intenzione di voto compresa tra il 51% e il 55%.
A inseguirlo, con un consenso stimato tra il 42% e il 46%, c’è Alessandro Tomasi, esponente di Fratelli d’Italia e sostenuto dall’intera coalizione di centrodestra (FdI, Forza Italia, Lega, oltre alle liste civiche “È ora” e “Noi Moderati”). Completa il quadro Antonella Bundu di “Toscana Rossa”, ferma per ora al 2-4%.
Il fattore indecisi e il vantaggio della notorietà
Il vero banco di prova, tuttavia, non è tanto il distacco di 8 punti tra i due principali candidati, quanto quel 20% di elettori che non si riconosce ancora in nessuna delle opzioni. Una fetta enorme dell’elettorato che diventerà il vero terreno di conquista nei prossimi mesi.
In questa partita, un vantaggio cruciale per Giani potrebbe risiedere nella sua notorietà. Dall’indagine SWG, infatti, emerge che l’84% del campione conosce il presidente uscente, mentre solo il 53% ha sentito nominare Alessandro Tomasi. Questo divario di 31 punti nella riconoscibilità del nome potrebbe pesare notevolmente nella fase finale della campagna, quando gli indecisi inizieranno a scegliere.
Le coalizioni e il trend dei partiti
Analizzando le stime per le liste, la coalizione di Giani si attesta tra il 51% e il 55%, in linea con il 54% ottenuto dal centrosinistra alle Regionali 2020. Il Partito Democratico, nonostante un calo fisiologico rispetto al 2020, rimane saldamente il primo partito con una forbice del 31-35%.
La coalizione di Tomasi, invece, è in crescita, stimata tra il 43% e il 47% (era al 40,6% nel 2020). A trainarla è il boom di Fratelli d'Italia, che con il 25,5-29,5% si conferma il secondo partito della regione, più che raddoppiando i consensi rispetto a cinque anni fa. Bene anche Forza Italia (7,5-9,5%), mentre la Lega (4,0-6,0%) arretra significativamente rispetto al 21,8% del 2020.
In sintesi, la Toscana si appresta a vivere un’elezione regionale molto competitiva. Giani parte favorito, forte di una solida notorietà e di una coalizione ampia. Tomasi e il centrodestra, in rimonta e più compatti che in passato, contano di accorciare le distanze agganciando proprio quell’ampia fetta di elettorato che, al momento, preferisce ancora non schierarsi. La partita, insomma, è tutta da giocare.
Fonte: Sondaggio SWG per Sinistra Italiana, 25 settembre 2025. Margine d'errore: ±3,1%.