Famiglia sgomberata a Ripafratta. Rifondazione Comunista: "Modalità inaccettabili"
"Dispiegamento sproporzionato di forze dell'ordine, senza aver predisposto una soluzione abitativa alternativa che non fosse un ostello"
La situazione delle famiglie di Ripafratta, da tempo oggetto di sgomberi o sotto sfratto esecutivo, era già stata affrontata lo scorso 24 aprile, quando un gruppo di quelle persone, accompagnate dall’Associazione Scuola Mondo San Giuliano Terme Aps, aveva organizzato un presidio sotto il Comune di San Giuliano Terme.
In quell'occasioen si chiedevano misure alternative alle azioni messe in campo dalle Istituzioni e soluzioni diverse al dover trovare per forza rifugio in strada.
► LEGGI ANCHE: Le famiglie sgomberate e quelle ancora residenti a Ripafratta chiedono garanzie sul futuro
Oggi, sull'ultimo sgombero di Ripafratta (una famiglia cacciata da una struttura di proprietà Rfi), interviene Rifondazione Comunista, che va segnalato, fa parte della maggioranza al governo del comune termale.
Giovedì 24 aprile, Carlo Palotti, per Punto Radio Cascina Notizie, ha intervistato Claudia D’Oriano dell’Associazione Scuola Mondo San Giuliano Terme Aps e una delle attuali residenti a Ripafratta.
Ha scritto Rifondazione Comunista Pisa.
Giovedì scorso a Ripafratta (San Giuliano Terme) una famiglia con minori è stata cacciata da un immobile di proprietà di RFI. Uno sgombero ordinato dalla Procura ed effettuato con modalità inaccettabili: con un dispiegamento sproporzionato di forze dell'ordine, senza aver predisposto una soluzione abitativa alternativa che non fosse un ostello.
Purtroppo, non è il primo episodio del genere. Negli ultimi anni in tutta la provincia di Pisa abbiamo visto ripetersi sgomberi di famiglie svantaggiate senza che vi fosse una reale presa in carico da parte delle istituzioni, senza percorsi di inclusione, senza un piano per l’emergenza abitativa. I comuni non possono essere complici o peggio esecutori di una gestione securitaria di problemi che vanno affrontati con la politica, con il dialogo, con la ricerca di soluzioni che coinvolgano tutti gli attori in campo: dalle famiglie ai servizi sociali, agli enti locali, le associazioni e i movimenti per il diritto alla casa.
Nessuno dovrebbe subire la violenza di vedersi portare via quel poco che ha, strappato con la forza dalla propria casa. Questo non è accettabile.
Come Rifondazione Comunista, parte della maggioranza che sosteniamo a San Giuliano Terme e in ogni altro comune in cui abbiamo responsabilità di governo, ci batteremo affinché le istituzioni locali assumano una diversa postura. Continueremo a lavorare nella direzione di garantire soluzioni abitative a chi ne ha bisogno, coinvolgendo i servizi sociali e gli enti competenti. Daremo maggiore impegno sui già avviati piani comunali per l’emergenza abitativa, che affrontino le cause della marginalità e non si limitino a gestirne gli effetti. La sicurezza non si fa con i reparti della celere, ma con politiche sociali ed economiche giuste, costruendo percorsi di integrazione e lotta alla povertà.
Non è per niente semplice: intersecare integrazione, lotta alla povertà, soluzioni concrete contro la marginalità sociale, ma siamo convinti che sia possibile trovare soluzioni condivise lavorando insieme. Perché nessun essere umano è abusivo, e nessuna famiglia dovrebbe pagare il prezzo di un sistema che preferisce reprimere invece che accogliere, sgomberare invece che risolvere.
Rilanciamo l'appello delle insegnanti delle scuole Gereschi di Pontasserchio per il diritto alla scuola dei bambini sgomberati e più in generale ci muoveremo per trovare soluzioni adeguate e strutturali. Occorre intervenire subito su situazioni simili che potranno esplodere nelle prossime settimane o mesi per non rivedere la brutta pagina a cui abbiamo assistito giovedì scorso.
La nostra solidarietà va alla famiglia sgomberata e a tutte quelle che vivono nell’incertezza. Non smetteremo di lottare al loro fianco.