Farmacie private in sciopero, Filcams Cgil Pisa: “Serve un rinnovo che riconosca dignità e valore al lavoro”

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 6 Novembre 2025

A Firenze la manifestazione regionale per il rinnovo del contratto nazionale delle farmacie private. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono aumenti retributivi e maggiori tutele

Giovedì 6 novembre, Carlo Palotti, per Punto Radio Cascina Notizie, ha intervistato Catia Santochi della Filcams Cgil Pisa in occasione della manifestazione regionale delle farmacie private, tenutasi in piazza Duomo a Firenze davanti alla sede della Regione Toscana.

La giornata di mobilitazione, organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, ha coinvolto migliaia di lavoratrici e lavoratori in tutta Italia per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto nel 2024. In Toscana hanno partecipato centinaia di addetti del settore, con numerose farmacie rimaste chiuse per l’intero turno di lavoro.

Nel corso dell’intervista, Santochi ha illustrato i motivi dello sciopero, sottolineando la necessità di un riconoscimento concreto del valore professionale del personale delle farmacie, spesso impegnato in turni festivi e notturni, e chiamato a svolgere formazione obbligatoria anche nel tempo libero.

Tra le richieste centrali, anche l’adeguamento dei salari al costo della vita e il miglioramento delle condizioni di lavoro.

La manifestazione di Firenze, particolarmente partecipata, ha rappresentato un momento di confronto e di rilancio della vertenza, con l’obiettivo di sollecitare Federfarma a tornare al tavolo delle trattative.

Le organizzazioni sindacali chiedono un rinnovo che valorizzi la professionalità e garantisca diritti e tutele adeguate in un settore considerato strategico per la salute pubblica.

 

Hanno scritto Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs

Massiccia adesione allo sciopero nazionale dei dipendenti delle farmacie private proclamato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs nella giornata di oggi.

Manifestazioni partecipate nelle piazze di Roma, Milano, Bologna, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Cesena, Rimini, Venezia, Torino, Bolzano, Trieste, Cagliari, Genova, Ancona, Napoli, L’Aquila, Perugia, Matera, Campobasso, Bari, Reggio Calabria, Palermo e Catania, dove le lavoratrici e i lavoratori hanno rivendicato incrementi salariali in linea con le dinamiche inflazionistiche registrate sia nell’arco di vigenza del Ccnl, scaduto dal lontano agosto 2024, sia in coerenza con le previsioni per il periodo che dovrà essere coperto dal rinnovo contrattuale.

I manifestanti non hanno solo dato voce alle legittime attese di un’intera categoria in difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni, ma hanno anche gridato a gran voce la necessità di una svolta per riconoscere a chi quotidianamente opera nelle farmacie private,la giusta valorizzazione professionale.

Occorrono garanzie e diritti nuovi per restituire attrattività a una professione da cui molti fuggono. Il crollo verticale delle immatricolazioni alla facoltà di Farmacia e la scelta, sempre più diffusa negli ultimi anni, di abbandonare il lavoro nelle farmacie  per intraprendere la carriera nell’insegnamento, testimoniano che la prospettiva occupazionale offerta dalle farmacie private non convince più.
Per le organizzazioni sindacali, oltre al salario — che deve essere proporzionato e sufficiente a dare valore a tale professionalità — è necessario introdurre migliorie nel sistema di classificazione del Ccnl: rendere realmente accessibile il livello Q2, ridurre i tempi delle progressioni professionali e garantire che le ore dedicate alla partecipazione ai corsi formativi ECM non gravino sulle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori.

Con lo sciopero di oggi, chi lavora nelle farmacie private ha lanciato un messaggio chiaro a Federfarma: il rinnovo del contratto nazionale non è più rinviabile, serve una svolta vera, che restituisca dignità e riconoscimento alle professionalità della categoria.

 “La grande partecipazione alla giornata di sciopero di oggi – dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - conferma la determinazione dei dipendenti delle farmacie private a rivendicare un rinnovo dignitoso e adeguato all’evoluzione del settore”. “Federfarma ascolti la voce delle lavoratrici e dei lavoratori, - concludono le tre sigle – l’associazione datoriale raccolga questo segnale e torni subito al tavolo negoziale con proposte concrete e coerenti con il valore sociale e professionale del lavoro svolto ogni giorno nelle farmacie private. È il momento della responsabilità: non si può più rimandare il riconoscimento economico e normativo dovuto a chi garantisce un servizio essenziale per la salute dei cittadini”.

 

 

 


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redazione.cascinanotizie