Farmacie private in sciopero: giovedì 6 novembre mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 6 Novembre 2025

Disagi per le utenze. Presidio regionale unitario in Toscana a Firenze. Filcams, Fisascat e Uiltucs: “Federfarma torni al tavolo e riconosca il valore reale della professione”

Giornata di mobilitazione nazionale per le lavoratrici e i lavoratori delle farmacie private, che giovedì 6 novembre incrociano le braccia per l’intero turno di lavoro a sostegno del rinnovo del Contratto collettivo nazionale, scaduto nel 2024.

In Toscana, dove si contano circa mille farmacie e 5mila addetti, è previsto un presidio regionale unitario a Firenze, in piazza Duomo davanti alla sede della Regione, dalle 10.30 alle 12.30.

Lo sciopero, proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, segue l’esito negativo del confronto con Federfarma, accusata dai sindacati di non voler riconoscere adeguamenti salariali e tutele coerenti con l’aumento del costo della vita e con la professionalità del personale del settore.

 

Riposta una nota dei sindacati.

Farmacie Private, giovedì 6 novembre è sciopero per il rinnovo del Contratto nazionale scaduto nel 2024. In Toscana presidio regionale unitario a Firenze (ore 10:30, piazza Duomo). Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: “Federfarma torni al tavolo di trattativa e riconosca il valore reale della professione”

Incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro di giovedì 6 novembre i circa 60mila dipendenti delle farmacie private in tutta Italia, a sostegno del rinnovo del Contratto.

Le farmacie private in Toscana sono circa mille con 5mila dipendenti. A Firenze in occasione dello sciopero è in programma un presidio unitario regionale in piazza Duomo davanti alla Regione dalle 10:30 alle 12:30.

Lo sciopero, indetto dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, segue l’esito negativo della procedura di raffreddamento e conciliazione svolta il 20 ottobre scorso, dopo la rottura del tavolo negoziale con l’associazione datoriale di settore Federfarma, che continua a mostrarsi “indisponibile a riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti dai propri associati incrementi retributivi e soluzioni normative in linea con l’aumento del costo della vita, rispondenti alle caratteristiche professionali degli stessi e confacenti al contesto lavorativo nel quale operano”.

Le tre organizzazioni sindacali ricordano che “le farmacie private sono un presidio sanitario e sociale essenziale per il Paese”, e che “il servizio offerto va ben oltre la dispensazione dei farmaci”. “La professionalità delle farmaciste e dei farmacisti rappresenta il primo punto di riferimento per milioni di cittadini in tema di salute, assistenza e prossimità sanitaria – sottolineano –. Il ruolo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle farmacie merita rispetto e riconoscimento concreti, non parole vuote”.

Le tre federazioni ribadiscono di “aver sempre perseguito un confronto costruttivo, avanzando proposte concrete e sostenibili per un rinnovo contrattuale che garantisca: giusti adeguamenti salariali; migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro; riconoscimento della professionalità, anche in relazione alla farmacia dei servizi; percorsi formativi volti a valorizzare le competenze del personale”.
“Federfarma torni al tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali confederali favorendo una rapida conclusione del negoziato – concludono Filcams, Fisascat e Uiltucs – e dimostri di voler tutelare farmaciste e farmacisti, collaboratrici e collaboratori delle farmacie private riconoscendo un rinnovo contrattuale che rispecchi il valore reale della professione”.

Lo sciopero nazionale del 6 novembre è stato dichiarato nel rispetto delle leggi e delle normative in essere. Il 20 ottobre, il coordinamento nazionale unitario delle strutture, delle delegate e dei delegati Filcams, Fisascat e Uiltucs ha dato mandato alle segreterie nazionali di avviare la mobilitazione; la fase di confronto è proseguita il 27 ottobre con l’assemblea nazionale unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori, partecipata da circa 4.000 farmaciste e farmacisti, che ha definito le ulteriori tappe della vertenza, con manifestazioni e presidi organizzati in tutta Italia.

Foto d'archivio

 

 

 


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redazione.cascinanotizie