Femminicidio Sant'Ermete. Un conto per aiutare i figli
La città si mobilita dopo la tragedia dello scorso martedì
La comunità di Pisa si stringe attorno ai figli di Samatha Del Gratta e Alessandro Gazzoli, le vittime del tragico femminicidio-suicidio avvenuto pochi giorni fa a Sant’Ermete. Un conto corrente è stato aperto a nome del figlio maggiore, Cristian Gazzoli, per raccogliere fondi a sostegno dei due ragazzi rimasti improvvisamente orfani.
Cristian, maggiorenne, è stato affiancato dalla tutela legale dell’avvocato Giuseppe Carvelli, mentre il fratello minore, che non ha ancora compiuto 18 anni, sarà seguito dall’avvocata Lucia Barsacchi. L’iniziativa è nata grazie al Coordinamento dei Comitati cittadini di Pisa, che ha già promosso altre raccolte solidali attraverso il quotidiano La Nazione.
La città ha subito risposto con partecipazione e commozione: “Il nostro impegno è per i figli”, hanno dichiarato i promotori della raccolta fondi, sottolineando la volontà di accompagnare i giovani nel difficile percorso che li attende dopo la perdita dei genitori. La tragedia ha scosso profondamente il quartiere e tutta la comunità.
Secondo la ricostruzione della squadra mobile, martedì scorso Alessandro Gazzoli, guardia giurata di 50 anni, avrebbe sparato con la pistola d’ordinanza all’ex compagna Samatha Del Gratta, 45 anni, per poi togliersi la vita. L’uomo avrebbe lasciato una lettera di confessione.
I funerali saranno celebrati giovedì, separatamente e in forma privata. Le famiglie hanno richiesto discrezione e rispetto per il dolore dei ragazzi.
Per chi volesse contribuire, il conto corrente dedicato è stato attivato con il supporto della diocesi di Siena: conto “La Nazione”, codice IBAN IT 36E01030 14200 000000186659.
La tragedia di Sant’Ermete ripropone drammaticamente il tema della violenza di genere e delle sue conseguenze, ma al tempo stesso testimonia la solidarietà concreta della collettività pisana.