Fondi per le rigenarazione urbana di Pisa, critiche al Comune dal Laboratorio Riformista

Politica
PISA e Provincia
Sabato, 8 Gennaio 2022

"Quello che invece ci preoccupa, anche leggendo le dichiarazioni e gli obiettivi annunciati dal sindaco, è quello che succederà da ora in poi"

A seguito della pioggia di milioni di euro arrivati su Pisa dal PNRR, il Comune, giustamante, aveva festeggiato.

Oggi pubblichiamo la nota del Laboratorio Riformista pisano, critico verso la giunta Conti e la sua progettualità per il futuro di Pisa.

Scrive il Laboratorio Riformista

E’ sicuramente una bella notizia che progetti che erano nel cassetto da qualche anno, grazie ai fondi messi a disposizione dell’ Unione europea, abbiano trovato la possibilità di essere finanziati. Adesso l’amministrazione comunale dovrà dimostrasi all’altezza di saper programmare il proprio lavoro per realizzare queste opere da tanto attese: questo comporterà anche una rivisitazione degli obiettivi programmatici e quindi un aggiornamento del programma di mandato per l’ultimo scampolo della legislatura, visto che queste opere erano negli obiettivi della coalizione di centrosinistra che ha perso le elezioni e non erano presenti nei programmi dell’attuale maggioranza. La destra è chiamata a realizzare il programma elettorale del centrosinistra: il covid è riuscito anche in questo!!
Fin qui tutto facile: i progetti erano già fatti ed è bastato tirali fuori dai cassetti. Quello che invece ci preoccupa, anche leggendo le dichiarazioni e gli obiettivi annunciati dal sindaco, è quello che succederà da ora in poi: senza una visione di dove si vuole potare la città per superare anche la crisi portata dalla pandemia, diventa difficile mettere in piedi una progettualità per il futuro.
 Il Sindaco  parla e annuncia una visione vecchia di trent’anni: riportare abitanti all’interno delle mura urbane, ignorando che Pisa fa parte ormai di un sistema di Area Metropolitana Pisana, una realtà di 200 mila abitanti come dimostrano gli studi dell’Irpet. Non si capisce allora il senso di aver realizzato uno strumento urbanistico con Cascina, se non persegue l’obiettivo di realizzare e organizzare in modo nuovo e diverso il territorio pisano. Come non si vede traccia nei ragionamenti del sindaco di quell’obiettivo sbandierato ai quattro venti, della collaborazione con i sindaci di Firenze, Livorno e Lucca con tanto di documenti sottoscritti: visto che le risorse arriveranno non sarebbe il caso di capire quale opere potrebbero rientrare nel PNRR? Purtroppo quello che emerge è oltre una mancanza di visione politica, anche l’incapacità  di chiamare a raccolta le migliore energie e competenze della città per confrontarsi e decidere insieme il futuro del nostro territorio: non è solo una concessione, ma è un obbligo previsto anche delle normative vigenti, oltre che un opportunità per coloro che sono chiamati a prendere le decisioni finali. Per questi motivi siamo molto preoccupati per il nostro futuro.

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