Francesco Menichetti: "I contagi corrono più dei vaccini"

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 10 Gennaio 2022

Più restrizioni e meno diffusione del virus. Secondo il virologo è questa la strada da percorrere

Il virologo Francesco Micheletti, già primario di malattie infettive dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa, critica duramente le scelte del Governo, decisosi a suo dire, a non imporre restrizioni e ad affrontare la quarta ondata della pandemia da Covid-19 e la variante Omicron, con il solo rafforzamento della politica vaccinale.

Intervistato questa mattina da Massimo Marini per Punto Radio, Menichetti fa prima un quadro generale del periodo attraversato.

"È una situazione molto particolare - spiega - che vede la Toscana tra le regioni maggiormente coinvolte dalla diffusione dell’infezione”.

Per Francesco Menichetti è "importante capire un concetto fondamentale: si parla molto della variante Omicron - continua - accreditata come meno aggressiva anche se più contagiosa. In generale è vero, però stiamo osservando un incremento costante del numero di ricoverati in degenza ordinaria e in terapia intensiva. Questo perché esiste un consistente serbatoio di infetti con la variante Delta che probabilmente sono quelli che alimentano i ricoveri in degenza, casi gravi e necessità di terapie intensive”.

Il virologo nutre molti dubbi. "Di fronte a questo - prosegue Menichetti - ad una quarta ondata che ha ripreso molto fiato proprio grazie alla variante Omicron, il Governo non ha preso alcuna misura restrittiva ed ha deciso di contrastare il tutto con il rafforzamento della politica vaccinale: obbligatorietà parziale e Super Green Pass. Ecco, è come inseguire una Ferrari, e la velocità di diffusione della Omicron, con una Cinquecento, e la velocità che ha il vaccino per proteggere. Speriamo che sia stata una scelta oculata e che il calcolo del rischio preso dal Governo non sia sbagliato".

Francesco Menichetti critica la scuola di pensiero che crede nella bontà della massima diffusione del virus e nel raggiungimento dell'immunità di gregge. "Sono perplesso, perché non sono tra quelli che ritiene che lasciare libera di diffondersi la variante Omicron non comporti dei rischi e che provochi la immunità di gregge. Non è possibile raggiungere l’immunità di gregge quando hai un virus con questa capacità di diffusione, dei vaccini che proteggono solo parzialmente dall’infezione e l’immunità naturale e vaccinale che dura così poco. Non si parli, quindi, di una cosa che non sta né in cielo né in terra. Lasciare libero il virus di replicare può dar luogo ad altre varianti e non è detto che le varianti future siano più tenui o meno patogene come l’Omicron rispetto alla Delta. Quindi è chiaro che nutra alcuni dubbi e perplessità. È stato scelto di tenere aperta la nostra società ed in particolare le nostre scuole. Abbiamo assunto un rischio. Spero, lo ribadisco, che sia un rischio calcolato."

"Io - conclude Menichetti - avrei dibattuto più a fondo tra la scelta di lasciare libera di circolare la variante Omicron, che in sostanza lascia libera la diffusione virale senza contenimento, e quella di provvedimenti restrittivi. I vaccini, così, rischiano di essere potenzialmente inutili".

carlo.palotti