Fratelli d'Italia Cascina: "no alle moschee in Italia"

Politica
Cascina
Lunedì, 15 Giugno 2020

Fratelli d'Italia di cascina interviene nel dibattito in corso sulla costruzione di una Moschea a Pisa, ribadendo il proprio no a qualsiasi luogo di culto islamico sul territorio italiano.

Una posizione che si discosta da quanto espresso da un altro esponenete dello stesso partito, Diego Petrucci, possibilista sulla realizzazione del luogo di culto islamico a Pisa.

Ricordiamo anche che proprio durante l'amministrazione di centro destra,  Cascina è nato un importante Centro di Cultura Islamica dell'area pisana e della Valdera, in via Genovesi. Centro che da ormai due anni accoglie i fedeli da molte parti della provincia, senza che, pare, si siano mai rilevati problemi. Non solo, con la ristrutturazione dei fabbricati, oggi Centro islamico, si è riqualificato e tolto dal degrado una zona, quella di via Genovesi, lungo la ferrovia.

Moschee in Italia
L’ impegno cascinese è quello che non venga mai data la possibilità di erigere moschee sul territorio comunale.
Anzitutto per  questioni di etica politica, ricordando le lunghe battaglie per la difesa delle tradizioni culturali e storiche della nazione che non possono essere utilizzate solo come spot elettorale,  ma esigono un comportamento conseguente. Aggiungiamo anche la difficile situazione internazionale  che vede il terrorismo di matrice islamica pericolosamente attivo ovunque, utilizzare tali luoghi sia per il reclutamento che per la propaganda, diverse operazioni di polizia ne sono la prova. 
La questione è di sicurezza nazionale, ciò che conta più di tanti discorsi sono sempre i fatti, ciò che da anni si sta verificando in quelle nazioni europee dove le comunità islamiche hanno di fatto conquistato il territorio servendosi della libertà di culto, è un monito da non sottovalutare. Riaffiorano spettri del passato come l’ antisemitismo. In Francia  tali episodi sono all’ ordine del giorno, molti ebrei si sono visti costretti a lasciare l’ Europa esattamente come furono costretti a farlo in un momento storico  citato di continuo ma che sembra aver insegnato poco.
Ricordiamo sommessamente a quanti invocano la Costituzione per sostenere la legittimità di un luogo di culto islamico  che, a differenza di altre confessioni religiose, Il riconoscimento della religione islamica da parte della Repubblica Italiana è una questione irrisolta proprio perché fra le due entità si ergono una serie di problematiche non da poco, problematiche che derivano non tanto dal diritto al libero esercizio della professione religiosa quanto dalla difficoltà di conciliare la fede islamica con i principi basilari dell'ordinamento giuridico italiano specie in materia di matrimonio e diritto familiare e in merito alla netta distinzione tra legge civile e legge religiosa.
Lasciamo ai giuristi ed ai professionisti nell’ interpretazione delle leggi a convenienza dilettarsi in disquisizioni in punta di diritto, sapendo benissimo che in Italia le leggi si interpretano o si applicano a seconda se si è considerati “amici” o “nemici”. Sappiamo altresì bene che in Italia tutto è opinabile, anche la Costituzione che con l’ articolo 21 conferisce libertà di manifestazione del pensiero, eppure si continuano a promuovere leggi liberticide. 
 
Fratelli d’ Italia – Circolo Comunale CASCINA

 

(nelle foto il Centro di Cultura Islamica di Cascina)
 

luca.doni