Galilei a picco. L'aeroporto esce dalla top ten nazionale

Economia
PISA e Provincia
Domenica, 9 Febbraio 2020

I dati diffusi da Assaeroporti e resi noti dall'Associazione degli Amici di Pisa

I dati negativi del Galilei, resi noti nelle settimane scorse, sono stati ora confermati con l'aeroporto di Pisa che passa dal 9° posto, raggiunto quando la gestione era affidata a Sat, al 12°posto della graduatoria nazionale. Così L'Associazione degli Amici di PIsa ha richiesto chiarimenti tecnici al Presidente ENAC Zaccheo.

«Assaeroporti ha confermato ora che dati e previsioni fornite non erano discorsi campati in aria, attaccano sia i piccoli azionisti del Galilei che gli Amici di Pisa,  rispetto agli aeroporti italiani, sviluppatisi mediamente del +4%, Pisa è rimasta sottozero(-1,4%), col divario del -5,4% da essi, sconfessando chi li riduceva  sostanzialmente al -1%. Voci di corridoio accreditano la  decrescita alla diminuzione dei voli verso la Russia ed alla ridotta attività di Ryanair. Nello stesso nostro Bacino di Traffico si registra però uno sviluppo di Firenze del + 5,7% e di Bologna, dove opera Ryanair, del +10,6%. Ryanair era già la prima compagnia low cost più utilizzata in Europa e nel 2019 ha superato addirittura interi gruppi europei, compreso il 1°,Lufthansa. Bergamo,1^ base operativa italiana di Ryanair, si è sviluppata del +7,1%, mentre Pisa, sua 2^ base, ha dati negativi. Il Marconi e Orio al Serio avevano come Pisa voli verso Mosca e S. Pietroburgo. Sarebbe istruttivo conoscere come hanno superato le problematiche russe».  

«La decrescita del Galilei smentisce di fatto quanto promesso sulla crescita contemporanea dei 2 aeroporti, affermano con preoccupazione Stefano Ghilardi degli Amici di Pisa e Gianni Conzadori dei piccoli azionisti del Galilei, ottenibile solo con la fusione, che avrebbe eroso passeggeri a Bologna, che  invece si è sviluppata più di loro ed ora stringe patti con Firenze,  per la comune candidatura alle Olimpiadi e la creazione di un asse aeroportuale unico, che isolerebbe  Pisa e la Costa. Poichè l’aumento o la perdita di 1 milione di passeggeri corrisponde al guadagno o alla perdita di 1.200 posti di lavoro, diretti ed indiretti e genera sviluppo o stagnazione delle attività commerciali territoriali ed a Pisa condiziona il numero di utilizzatori del People Mover, stimati dalla precedente amministrazione nella misura minima del 36% dei passeggeri aeroportuali per garantirne la sostenibilità del Piano Economico Finanziario (PEF), chiediamo all’amministrazione attuale dati certi sulla nuova percentuale prevista per avere il pareggio di bilancio annuale e garanzie sul rientro dell’intero deficit pregresso. Il Consigliere regionale Pieroni ha presentato un’interrogazione sul calo di passeggeri e sui ritardi nell’ampliamento del terminal da  7milioni di passeggeri, previsti dal Master Plan (MP) SAT. Il nuovo MP 2018/28 di Toscana Aeroporti, prevede però una capienza del Terminal di 6,5milioni di passeggeri. 

«Prendiamo atto con soddisfazione, proseguono le due associazioni, dopo aver suggerito al candidato Presidente regionale Eugenio Giani, che è un dovere di chi si candida a ruoli istituzionali, rispettare le sentenze della Magistratura sulla nuova pista di Peretola ed attendere quella del Consiglio di Stato, che ha corretto la precedente dichiarazione: “la pista di Peretola è già fatta perché decisa 8 anni fa dalla Regione”, affermando che attenderà tale sentenza e vi si adeguerà. I candidati regionali fiorentini si preoccupano del rumore aereo su Brozzi e Quaracchi. Chiediamo a quelli pisani di sollecitare il Comune a pubblicare i dati della popolazione pisana esposta ad analogo rumore, in quanto quelli conosciuti sono obsoleti e da tempo sono stati effettuati i  rilevamenti automatizzati SARA, che vanno però rapportati agli abitanti». 

«Gestire l’interesse pubblico non è semplice, ma ascoltare i suggerimenti dei cittadini aiuta a farlo e noi, coerentemente continueremo a fornire il nostro contributo a tutti, anche se non richiesto, convinti del nostro legittimo diritto di critica, come continueremo a sollecitare la tutela degli interessi territoriali e dell’area vasta costiera, che si riverberano anche sull’intera Toscana», concludono così Ghilardi e Conzadori. Il grido allarme era già stato lanciato tempo fa, quando una parte della sinistra pisana e quella che allora era l'opposizione si opposero alla fusione dei due scali ritenendo fagocitante, da parte del capoluogo regionale, la presenza di Firenze, ad oggi i dati danno raguione a chi era contro il gestore unico degli scali, c'è bisogno di invertire, e alla svelta, una tendenza che vede, fra le altre cose, Firenze e Bologna sempre più vicine visto anche il progetto olimpiadi che sembra prendere sempre più piede.

massimo.corsini
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