Giovani Democratici e Sardine contro l'ordinanza anti-alcol

Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 11 Novembre 2021

La proroga del divieto alla vendita di alcol nel centro storico  viene vista come una eccessiva penalizzazione per i locali del centro

L’ordinanza anti alcol e la sua proroga ancora al centro del dibattito. Questa volta a criticare il provvedimento del primo cittadino di Pisa sono i Giovani Democratici che con le “6000 sardine Pisa” scrivono: «Il Sindaco Conti ha deciso di prorogare l'ordinanza anti-alcol in scadenza oggi. L'ordinanza dispone così il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche nei pubblici esercizi, nei minimarket, negli esercizi di vicinato, nelle medie strutture di vendita e nei distributori automatici dalle ore 17 alle ore 01.30 nei giorni di venerdì e sabato e dalle ore 17 alle ore una della domenica, nelle vie e piazze in zona stazione e centro storico.

Un provvedimento che non ha dato, ad oggi, alcun risultato se non quello di penalizzare i locali del centro storico e rendere sempre più chiusa la città. Restano del tutto inascoltate le richieste di giovani e studentə in merito alla mancanza di spazi di socializzazione notturna e al bisogno di un'offerta di eventi sociali e culturali più ampia e inclusiva. Per l'ennesima volta, questa amministrazione decide di affrontare qualsiasi questione con divieti, senza avere un'idea alternativa credibile e rispettosa dei bisogni della nostra generazione. Il Sindaco punta il dito contro "giovani e giovanissimi frequentatori della movida in centro storico". Ci descrive – con quel tocco di paternalismo che non risparmia proprio nessuno – come tendenti all'abuso e ci invita a farci supportare per liberarci di questa "tendenza agli eccessi" che sarebbe tipica della nostra generazione.

Caro Sindaco, senza un'alternativa valida non esiste altra possibilità per noi che vivere i locali e gli spazi del centro storico. Senza un'offerta culturale inclusiva e, diciamolo, maggiormente orientata alla nostra generazione, senza luoghi di socializzazione diversificati, noi andiamo a bere qualcosa in centro. Lei parla di una "necessaria riflessione estesa” e di “soluzioni condivise con gli stessi ragazzi”, eppure non ci sembra che in questi anni, così come nel caso specifico, sia stato aperto un dialogo con chi vive ogni giorno la città o che la vostra amministrazione si sia mai anche solo lontanamente interessata di quali fossero i bisogni della nostra generazione, privilegiando invece le posizioni di chi al benessere di noi ragazzi e ragazze antepone la propria idea egoistica di decoro. La invitiamo a provare cosa vuol dire vivere la città, un drink glielo offriamo noi!»

redazione.cascinanotizie