Giro di boa, il meglio e il peggio del girone di andata

Sport
Lunedì, 18 Dicembre 2017

Il girone di andata si è chiuso ufficialmente, manca solo il Monday night fra Livorno e Piacenza per completare il programma della giornata che ha visto i nerazzurri effettuare il turno di riposo del quale si era discusso molto, ritenendo una vera e propria iattura scontarlo all’ultima giornata, ma che alla fine è arrivato nel momento in cui la squadra ne aveva più bisogno.
Il Pisa termina con 32 punti in classifica frutto di 8 vittorie 8 pareggi e 2 sconfitte, il tutto equamente diviso fra incontri casalinghi ed esterni 4-4-1 il bilancio all’Arena così come lontano dallo stadio amico.  
Con un bilancio di 22 reti, fra le squadre che al momento occupano un posto nei playoff, solo il Monza (20) ed il Siena (21 ma con 2 gare in meno) hanno fatto peggio. La difesa invece con soli 12 reti al passivo è la migliore del campionato. Numeri che evidentemente non bastano e relegano il Pisa al terzo posto della classifica a 10 punti dalla capolista (potenzialmente 13 se gli amaranto batteranno il Piacenza) e a 1 dal Siena che come detto, deve recuperare due partite entrambe in trasferta ma contro avversari non irresistibili come Cuneo e Piacenza

IL MEGLIO DEL GIRONE DI ANDATA. Il miglior Pisa della prima parte di stagione si è senza dubbio visto ad Alessandria. L’esonero di Gautieri e l’esordio di Michele Pazienza, allora da traghettatore, servì a dare la scossa di cui la squadra necessitava. Il Pisa schierato con il 442 prima e con il 352 dopo fu cinico e determinato a sufficienza per dimostrare di avere i numeri per poter fare la voce grossa con tutti. Peccato che poi, dopo l’apice toccato contro il Livorno, quella carica emotiva sia scemata, insieme all’accortezza tattica di capire che probabilmente questo Pisa può giocare in tanti modi, ma non con le tre punte e neanche con il trequartista, ruolo delicato che qualsiasi squadra si può permettere solo se a svolgere il compito è un giocatore con qualità eccelse: il Pisa quel giocatore non ce l’ha, ha ottimi calciatori, anche di categoria superiore, ma non il fuoriclasse che possa fare il trequartista. 

IL PEGGIO DEL GIRONE DI ANDATA. Il peggior Pisa della stagione si è invece visto al crepuscolo della gestione Gautieri. La sfida contro il Gavorrano (al netto di Pisa-Arezzo giocata su un campo infame) è stata da dimenticare, 11 uomini lontani fra loro, che sembravano una squadra soltanto perché erano in campo con le stesse maglie. Contro la formazione di Giancarlo Favarin si vide un Pisa completamente scollegato nei reparti con il tridente offensivo distante decine di metri dal centrocampo e da loro stessi, tanto da rendere improbabile qualsiasi tipo di combinazione fra gli attaccanti. A questo disagio tattico si aggiunse la resa anche dal punto di vista delle energie mentali con una squadra che evidentemente non credeva più alle idee dell’allenatore. La conferma arrivò tre giorni dopo in Coppa Italia contro il Pontedera, quando anche le seconde linee delusero, dal punto di vista dell’impegno, qualsiasi aspettativa. 

TOP PLAYER Alessandro De Vitis. Arrivato in chiusura di mercato per coprire una evidente falla a centrocampo, pur con poco lavoro estivo nelle gambe, si è ritagliato da subito un ruolo chiave nel centrocampo del Pisa che non può fare a meno di lui. 15 presenze e tre reti, tutte decisive: quelle di Cuneo e di Alessandria, decisive per i tre punti, e quella con la Pistoiese vanificata dalla rete a “the last kick of the game” che ha fruttato un solo punto. 

FLOP PLAYER Inutile girarci tanto intorno nel girone di andata la delusione di chiama Maikol Negro. Primo acquisto del mercato 2017/2018 è arrivato a Pisa con grandi aspettative. Per lui una sola rete all’attivo, contro l’Arezzo. A sua parziale giustificazione ha avuto qualche problema fisico. Adesso però sembra sulla via del completo recupero e contro gli amaranto lo ha dimostrato. Necessita però di una collocazione in campo consona alle sue caratteristiche cosicchè se stato il flop del girone di andata, potrebbe essere il miglior acquisto per quello di ritorno.
I giudizi negativi non possono però fermarsi al solo Negro. Nella rosa del Pisa ci sono tutta una serie di giocatori che avrebbero dovuto stimolare la concorrenza dei potenziali titolari e regalare minuti di qualità alla squadra e di riposo ai compagni. Invece i vari Cuppone, Cernigoi, Izzillo, Sabotic, Peralta, sono semplicemente risultati impalpabili quando impiegati, o semplicemente proprio non pervenuti. 
 
Scontato dire quindi che nel girone di ritorno serve un altro passo, soprattutto all’Arena Garibaldi. Ad eccezione dell’Olbia tutte le squadre di vertice saranno affrontate in trasferta, rendere lo stadio di casa è un obbligo per poter conquistare il miglior posto possibile nella griglia dei playoff. Parlare, ad oggi di primo posto, vuol dire semplicemente prendere in giro chi ha il nerazzurro tatuato sulla pelle.

(con la collaborazione di Valentina Mazza)
massimo.corsini