Grazie a Paim la storia di Martial è a lieto fine

Cronaca
Cascina
Mercoledì, 15 Marzo 2017

La Cooperativa Sociale Paim, importante realtà del territorio cascinese, ancora una volta protagonista di una bella storia a lieto fine. Una storia in cui l'umanità e la sensibilità la fa da padrona, una storia a lieto fine grazie all'impegno della Paim.

La storia è quella di Martial, uno dei 380 profughi, che fanno parte del gruppo di oltre 2.000 persone salvate il 18 marzo 2014 vicino alle coste di Lampedusa grazie all’operazione "Mare Nostrum", che ha evitato l’ennesima strage. Martial è stato uno dei 40 profughi destinati alla provincia di Pisa, accolti pochi giorni dopo,  il 21 marzo, in due strutture all’interno del Parco di San Rossore e gestiti dalla cooperativa Paim.

Martial è stato il primo del gruppo a cui è stato concesso lo status di rifugiato, e che ha potuto dare il via alle pratiche di ricongiungimento alla sua famiglia, pratiche che si sono dimostrate molto lunghe e complesse. L’uomo ha messo da parte, grazie al tirocinio presso Paim, la somma per il viaggio di sua moglie Kumba e dei suoi bambini, Awa di 6 anni e Mustapha di 4. Purtroppo il denaro, una volta giunto a destinazione, è stato rubato, lasciando tutti nello sconforto.

La Cooperativa sociale Paim, messa a conoscenza della triste vicenda, ha deciso di sostenere le spese per i biglietti verso l’Italia della donna e dei bambini e sabato scorso, finalmente, la famiglia si è riunita, ed è una gioia garnde gioia per il presidente Giancarlo Freggia, per Anna Batini e per tutti gli operatori della Paim vedere finalmente il sorriso sui volti di una famiglia riunita e di un intera comunità che ha vissuto le fasi del ricongiungimento con grande partecipazione ed il cuore in gola.

nella foto, da sinistra: Martial, Anna Batini, Kumba, Giancarlo Freggia Presidente Paim, Awa e Mustapha

massimo.corsini