Guardiola e Pochettino: due allenatori a confronto

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PISA e Provincia
Martedì, 23 Novembre 2021

Ogni volta che una big di Serie A si trova in difficoltà e un esonero è nell’aria, si fanno diversi nomi tra i papabili candidati a quella determinata panchina. Tra i più ricorrenti figurano volentieri quelli di due dei più grandi tecnici della storia del calcio, forse l’oggetto del desiderio più nascosto delle migliori società d’Europa: si tratta di Pep Guardiola e di Mauricio Pochettino, ormai da un decennio sulla scena. Eppure, stiamo parlando di due allenatori piuttosto differenti tra loro, che nel tempo hanno dimostrato di potersi imporre con filosofie di calcio diverse, ma comunque preponderanti.

Il mito di Guardiola è sorto intorno al 2009, quando ha conquistato la sua prima Champions League alla guida del Barcellona. In tanti ricordano il racconto che il mister fece sul suo invito esteso a Carlo Mazzone per averlo in tribuna a seguire l’eventuale successo sul Manchester United. Già allora il Barça si distingueva per un gioco basato sul palleggio insistito e sulle sfumature del tiki-taka, che da lì in avanti avrebbe permeato a lungo anche la Nazionale spagnola, vincitrice di due Europei e un Mondiale. Ogni giocatore doveva partecipare a una manovra che si sviluppava il più delle volte in orizzontale ed era basata più sulla riconquista della palla e sullo smorzamento del pressing avversario. Una strategia che per certi versi ricordava quella del calcio totale o del gioco a zona di Sacchi, ma forse ancora più rivoluzionaria, che però è stata riproposta solo in parte nelle esperienze successive al Bayern Monaco e al Manchester City. Guardiola è arrivato ad affermare di odiare il “tiki-taka” pur di non ricevere etichette. Senza, però, ha ottenuto pochi successi.

Pochettino, invece, potrebbe essere considerato tranquillamente l’opposto di Guardiola. Il suo è un calcio più “scientifico”, che tiene conto dei numeri e delle statistiche in maniera maniacale. La cultura del lavoro è un’ossessione per l’attuale allenatore del Paris Saint-Germain, che però non è mai apparso come un visionario. Non a caso, molti dei giocatori che l’hanno incrociato in carriera hanno poi deciso di seguire le sue orme, diventando allenatori a loro volta. Pochettino è salito agli onori della cronaca in virtù dei buoni risultati ottenuti con l’Espanyol dal 2009 al 2012. Dopo un anno e mezzo alla guida del Southampton, ecco il passaggio al Tottenham, che l’ha consacrato sui palcoscenici internazionali, con tanto di finale di Champions League conquistata nel 2019.

Oggi sia Guardiola sia Pochettino sono alla ricerca di un salto nel passato. Entrambi hanno bisogno di tornare a vincere e la “coppa dalle grandi orecchie” rimane sempre e comunque l’obiettivo principale per affermarsi. I due tecnici sono pronti ad affrontarsi per la seconda volta nella fase a gironi dell’attuale edizione di Champions: le quote su risultato e gol di Man City-PSG parlano già di un incontro che potrebbe stravolgere le aspettative. Secondo gli addetti ai lavori gli inglesi sembrerebbero favoriti, ma come noto la formazione transalpina annovera molti dei più grandi top player mondiali ancora in attività e sulla carta potrebbero battere qualsiasi avversario.

Ancora pochi giorni di attesa e finalmente sapremo chi prevarrà. Nel match d’andata non c’era stata storia e i francesi avevano portato a casa un secco 2-0 con le reti di Gueye e del solito Messi. Anche prendendo in considerazione le Nazionali, difficilmente un altro incontro potrebbe mettere gli uni di fronte agli altri così tanti giocatori di caratura internazionale. Anche se la Champions è ancora agli inizi, lo spettacolo è praticamente garantito.

redazione.cascinanotizie