I nonni tornano a scuola: un viaggio nei ricordi dei tempi passati

Cronaca
Navacchio
Martedì, 4 Novembre 2025

Alla Scuola dell’Infanzia Gianburrasca di Navacchio, una mattinata speciale tra giochi, canzoni, Carosello e racconti d’altri tempi

Nella mattinata del 31 ottobre, i nonni dei bambini della Scuola dell’Infanzia Gianburrasca di Navacchio sono tornati tra i banchi per condividere con i più piccoli i ricordi della loro infanzia.
Un incontro di emozioni e racconti pensato per valorizzare la memoria, trasmettere storie e rafforzare i legami tra generazioni.
L’esperienza si è articolata in cinque momenti tematici:
•    I giochi all’aperto
•    Le canzoni
•    Il Carosello
•    Le storie raccontate a voce
•    Il museo degli oggetti di una volta

Ogni nonno ha raccontato la propria infanzia con parole autentiche, emozioni vive e dettagli quotidiani.
Hanno ricordato i pomeriggi trascorsi a giocare all’aperto, in gruppo e in tutte le stagioni: nei cortili, nei campi o nelle strade poco trafficate. I giochi richiedevano movimento, abilità e collaborazione — dal “Rubabandiera” alla “Campana”, fino ai giochi con la corda — e non servivano quasi mai giocattoli, ma solo fantasia e voglia di stare insieme.
Nello spazio dedicato alle canzoni, i nonni hanno suonato e cantato con la chitarra brani celebri dello Zecchino d’Oro, colonna sonora dell’infanzia di tanti di loro.
Grande curiosità anche per il momento dedicato al Carosello, appuntamento televisivo serale che, con le sue brevi scenette e cartoni animati, segnava per i bambini “il confine tra gioco e sonno”. I piccoli hanno potuto vedere alcuni dei celebri spot dell’epoca, come Carmencita e Caballero, Miele Ambrosoli, Lagostina e Susanna tutta panna.
Le storie raccontate a voce hanno portato un’atmosfera di intimità e vicinanza.
I nonni hanno narrato episodi di vita quotidiana e vacanze al mare, come quelle raggiunte con il “Trammino”, il trenino a vapore che da Pisa arrivava fino a Marina di Pisa.
Alcuni si sono anche divertiti a drammatizzare vecchie fiabe, tra cui Cappuccetto Rosso, regalando ai bambini momenti di puro incanto.
Nel museo degli oggetti di una volta, allestito per l’occasione, sono stati esposti utensili domestici (come lo scaldino per il letto, la culla di vimini, i macinini da caffè e i frullatori a mano), strumenti da lavoro (telaio, uncinetto, arcolaio) e mezzi di comunicazione d’epoca (televisori, mangiadischi, giradischi, telefoni a rotella).
C’erano anche giocattoli di altri tempi: bambole fatte a mano, birilli di legno, trottole, hula hoop e tamburelli.
Una nonna ha perfino mostrato come, con semplici pannocchie di mais, fosse possibile costruire bamboline fatte in casa — un piccolo gesto che ha stupito e divertito tutti i bambini presenti.
L’iniziativa ha rappresentato un vero e proprio ponte tra passato e presente, tra memoria e scoperta, dimostrando come i ricordi dei nonni possano ancora insegnare tanto, anche ai più piccoli.
 

luca.barboni