Il borsino di Carrarese - Pisa

Sport
Lunedì, 26 Novembre 2018

No, così proprio non va. Una sconfitta che le dimensioni del punteggio non riescono a descrivere nella sua umiliante ampiezza. È finita 4-1, poteva finire con un passivo assai più grande viste le tante occasioni avute dalla Carrarese che ha sbagliato due rigori, centrato una traversa, costretto Zammarini ad un salvataggio miracoloso ed impegnato Gori a più riprese. Il Pisa invece non pervenuto: un paio di proteste per presunti falli da rigore, un tiro su calcio di punizione nella ripresa e niente altro.

COSA FUNZIONA Gori, il portiere nerazzurro è l’unica sufficienza di una partita da archiviare, non da dimenticare, perché figure barbine come quella di ieri devono restare impresse nella memoria e fare da monito affinché non si ripetano. Il portiere scuola Milan neutralizza un rigore, compie almeno un paio di prodigi, è l’ultimo ad alzare bandiera bianca. Dopo prestazioni come quella vista allo Stadio dei Marmi viene da pensare che un numero uno così non meriti questa squadra, ma teniamocelo stretto. Alla fine della stagione i punti che avrà regalato ai suoi compagni saranno in doppia cifra.

COSA NON FUNZIONA Una squadra svogliata, senza nerbo che è scesa in campo da vittima predestinata della Carrarese dall’attacco atomico. Sono lontani i tempi in cui il direttore sportivo Gemmi parlava di giocatori attaccati alla maglia, ieri è mancato anche quello ed è il dato che preoccupa di più.  Male anche la società che nel dopo partita tende a minimizzare prestazione e risultato parlando solo di incidente di percorso spendendo ancora i bonus delle prestazione estive. Un atteggiamento da buon padre di famiglia che non paga. Qualche volta la carota deve lasciare spazio al bastone se serve a dare una scossa a squadra e ambiente.

Dal punto di vista tecnico-tattico l’allenatore fa quello che può, con il materiale umano a disposizione. Abbiamo visto Lisi a destra e l’ex Juve Stabia ha giocato la peggior partita in maglia nerazzurra, la difesa, torna ad essere sulla graticola delle critiche dopo aver preso in 180’ cinque reti, tutte o quasi, evitabili con un pizzico di accortezza in più.

DA RIVEDERE Gennaio è vicino. Urge una seria riflessione su come questa squadra, che stenta a decollare, possa concludere la stagione in modo rispondente alle aspettative dei tifosi che anche ieri non si sono tirati indietro nonostante le difficoltà a reperire i biglietti. Ieri abbiamo seriamente invidiato gli avversari che, si giocano in uno stadio da III categoria, ma che hanno messo in scena un calcio che a Pisa da troppi anni non si vede perché anche nelle vittoria il pallone non corre come correva ieri fra i piedi dei giocatori della Carrarese. Pisa merita di più e di meglio rispetto a quanto visto a Carrara, il cambio di passo nella gestione sportiva è urgente: si chiamano società di calcio, perché il business principale è il gioco del calcio, se poi per farlo al meglio occorre vendere il gadget tanto meglio, ma poi bisogna saper far rotolare il pallone dentro la porta avversaria e ad oggi al Pisa questo riesce molto poco.

massimo.corsini