Il borsino di una stagione da incorniciare

Sport
PISA e Provincia
Sabato, 1 Agosto 2020

Il Pisa manca i playoff solo per la classifica avulsa. In qualsiasi altro campionato "top" europeo avrebbe avuto la meglio per la differenza reti

Un borsino che va al di la della partita giocata allo Stirpe e che ha visto il Pisa beffato nella corsa playoff. Una partita nella quale si è concentrata tutto quanto visto nel corso di questa anomala stagione lunga 12 mesi. In questi ultimi 90’ abbiamo visto il Pisa a tratti straripante, cinico, spietato, a momenti impacciato, in sofferenza, chiuso nella propria metà campo, alla fine, come spesso è capitato a decidere è stato un episodio avulso dalla partita, anzi due episodi: il rigore, poi trasformato da Ciano e il palo esterno di Masucci ad inizio del recupero.

Il Pisa chiude su quel palo una stagione iniziata l’11 agosto scorso con la vittoria interna in Coppa Italia contro il Potenza. L’obiettivo dichiarato era la salvezza ed è arrivata con largo anticipo indipendentemente da quello che dicevano i numeri. Alla ripresa del campionato il Pisa di fatto non ha mai messo in dubbio la sua permanenza in serie B, ed è stata una delle squadre che ha fatto il maggior numero di punti. Di questo la città, i tifosi devono essere orgogliosi, un orgoglio genuino come quello mostrato lunedì prima della partita quando in migliaia hanno scortato la squadra all’Arena Garibaldi prima della sfida contro l’Ascoli.

Da tutto questo si dovrà ripartire, fra poco, troppo poco, al punto di pensare che una uscita dai playoff può dar modo di pianificare meglio la nuova stagione il cui via ufficiale è stato stabilito nel 26 settembre prossimo, giusto il tempo, per i giocatori, di una breve vacanza e poi si partirà nuovamente con un ritiro che non sarà a Storo, ma in zona, Montecatini e Peccioli le località più accreditate fino a questo momento. Chi non va in vacanza saranno gli uomini mercato nerazzurri. C’è da dirimere le questioni dei prestiti, su tutti Vido e Varnier, due fra i migliori nella serata di Frosinone, c’è da puntellare il reparto offensivo, in considerazione delle scelte che farà capitan Moscardelli, ma anche del fatto che Gaetano Masucci l’anno prossimo andrà per i 36 anni, insomma ci sarà del lavoro da fare in vista di un campionato che si preannuncerà difficilissimo con almeno 3 delle 4 neopromosse che nutrono ambizioni di promozione in serie A.

Si ripartirà, quello è certo, da Luca D’Angelo, alla terza stagione sulla panchina del Pisa, un traguardo importante che solo pochi allenatori hanno raggiunto. Prima di lui era stato D’Arrigo a guidare i nerazzurri per 3 stagioni, dal 98 al 2001, più indietro nel tempo il Mago Ungherese Jozsef Ging, ma qui si va davvero ad un calcio d’altri tempi.

massimo.corsini