Il Centrosinistra per Calci a favore della casa accoglienza per ex-detenuti

Politica
Calci
Mercoledì, 10 Febbraio 2016

A seguito dell'acceso dibattito nato intorno alla fondazione di una casa accoglienza per ex-detenuti nella canonica di Sant'Andrea, il gruppo consiliare Centrosinistra per Calci prende una posizione precisa e lo fa con un comunicato che trasmettiamo integralmente::

 

ll gruppo consiliare Centrosinistra per Calci ha appreso assieme ai concittadini calcesani della importante iniziativa della Arcidiocesi di Pisa e della Unità pastorale della Valgraziosa, volta alla fondazione di una casa di accoglienza per ex-detenuti e detenuti ammessi a misure alternative, ristrutturando la casa canonica di Sant'Andrea a Lama, appartenente alla Arcidiocesi di Pisa. Riteniamo tale iniziativa meritoria sul piano morale e non vediamo come possa essere di alcuno ostacolo allo sviluppo sociale di Calci. Anzi, sosteniamo il contrario: la risocializzazione del detenuto è un concetto fondamentale dello stato di diritto e favorisce la convivenza democratica. L'art. 27 della Costituzione stabilisce che le pene “devono tendere alla rieducazione del condannato”. Il principio della rieducazione del condannato è alla base della festa regionale toscana che ogni anno, il 30 novembre, ricorda la cancellazione della pena di morte e della tortura dall'ordinamento giuridico della Toscana. L'iniziativa della Arcidiocesi di Pisa e della Unità pastorale della Valgraziosa si muove nel solco tracciato dalla Costituzione e segue il principio del rispetto di ogni vita umana e dell'accoglienza del "diverso", mantenendo così viva una tradizione fondamentale per la nostra Regione. Inoltre, dal nostro punto di vista politico tale progetto si rifà a valori quali lo stato di diritto, il rispetto, l'accoglienza e la solidarietà - valori che come coalizione di centrosinistra ci sentiamo di condividere. 

Molti ci paiono gli aspetti distorti nella vicenda, non poca la confusione nata dalla circolazione di informazioni errate. D'altra parte qualsiasi considerazione su un eventuale impatto economico della casa di accoglienza ci pare difficilmente sostenibile. Spetta invece alle autorità di pubblica sicurezza, quelle che avranno la responsabilità di autorizzare il progetto, di verificare il rispetto degli aspetti legati alla sicurezza stessa. Siamo certi che lo faranno nel momento del rilascio delle necessarie autorizzazioni e nulla osta. Per queste ragioni, riteniamo che l'iniziativa della Arcidiocesi di Pisa e della Unità pastorale della Valgraziosa non ostacoli, ma favorisca lo sviluppo sociale del paese e faccia onore a Calci.

 

     

      Anonimo