Il consulente del Comune di Pisa per il verde urbano non convince gli ambientalisti

Politica
PISA e Provincia
Sabato, 27 Aprile 2024

Il riferimento è all'intervista che il prof. Remorini (consulente del Comune di Pisa per il verde urbano) ha rilasciato al quotidiano "Il Tirreno"

Questo il comunicato integrale

Come nascente Comitato difesa alberi Pisa, abbiamo letto attentamente l’intervista al Professor Remorini pubblicata sulla pagina del Tirreno del 26/04/2024.

Siamo molto preoccupati per quella che emerge come visione di un'arboricoltura di sostituzione preventiva, rispetto ad una vera e propria campagna di mantenimento del patrimonio arboreo di Pisa.

Non possiamo che essere d’accordo sul fatto che la sicurezza del cittadino sia la priorità e proprio per questo siamo convinti che sia necessario adottare le più moderne metodiche di osservazione satellitare di ogni singolo albero. Usando queste, infatti, possiamo mettere in risalto il reale stato della pianta ed eseguire su di essa quelle analisi (tomografia, scansione dell’apparato radicale, tree motion sensor ecc.) che rendono possibile una corretta perizia. In questo modo l’abbattimento viene considerato solo come estrema soluzione.

Occorre prendere in considerazione interventi fitosanitari volti al mantenimento delle piante. Questa è una pratica che vediamo portare avanti, con grande successo, in molte regioni italiane, per altro con spese modeste. È ormai accertato che il “beneficio ecosistemico” di una pianta matura non potrà mai essere eguagliato dalla messa a dimora di una nuova pianta.  In natura 1 non è mai =  1 ma spesso è 1=70 nel senso che per avere gli stessi vantaggi di una pianta di 70 anni occorrono 70 piante di 20 anni di età . Ecco perché riteniamo che avendo a disposizione risorse provenienti dal PNRR, sarebbe molto più adeguato investire per mantenere le piante mature piuttosto che sostituirle dopo una semplice perizia con metodo VTA (perizia a vista, per intendersi).

Lo stesso regolamento comunale del 2008, ad oggi in vigore sul nostro territorio, scrive alla pg 4 : “ Il patrimonio verde nella sua componente orizzontale (prati ,fioriture tappezzanti o arbusti  ) può essere rapidamente reintegrato in qualità e quantità , mentre IL VERDE VERTICALE, QUALE PATRIMONIO ARBOREO, NON È SUBITO RIPRISTINABILE soprattutto nelle dimensione dei soggetti”.

In pratica quando si fa riferimento alle dimensioni dei soggetti, si prende in considerazione anche e soprattutto il volume (o la superficie) della chioma che è il vero motore dei servizi ecosistemici di una singola pianta in termini di produzione di O2, captazione di CO2, gas inquinanti e polveri sottili e come potente termoregolatore.

Nell’intervista si sottolinea, correttamente, che anche la sostituzione di specie spesso non riporta gli equilibri ecosistemici per quanto riguarda la captazione di CO2 ed è quindi necessario scegliere le specie arboree da inserire in nuovi impianti che rispondano meglio a garantire una migliore qualità dell’aria.

A questo proposito ci viene incontro lo studio accurato di un altro cattedratico pisano. Il Prof.Cinelli ha evidenziato i concreti vantaggi della presenza di alberi maturi nella nostra città nel contrasto al fenomeno delle isole di calore in “The impact of trees on the UHI and Urban Enviroment Quality: A case study of a district in Pisa, Italy”

Così come l’interessante articolo apparso sulla stampa locale il 26/10/2023, intitolato "cambiamento climatico", in cui il Prof. Lorenzo Peruzzi (Prof. Ordinario di Botanica Sistematica all’Università di Pisa) dichiara: ”Mille miliardi di alberi è aria fritta, serve CONSERVARE il verde esistente”.

Chiediamo quindi di investire parte del PNRR in analisi e metodiche di studio atte a preservare le nostre piante mature e, soprattutto, di procedere a riqualificazioni urbanistiche attorno ai nostri alberi storici e non a favore del loro abbattimento per rimettere a dimora piante giovani. Queste ultime infatti hanno meno efficienza sull’ecosistema e, nei primi anni di vita, necessitano di cure dispendiose oltre a consumare grandi quantità di acqua (anche questo patrimonio da salvaguardare con particolare attenzione). 

redazione.cascinanotizie