Il ministro dell'Istruzione chiede ispezioni nei licei Dini e Montale
Il ministro Giuseppe Valditara vuole chiarimenti sugli interventi della relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi occupati Francesca Albanese. L'assessora regionale Nardini: "Fatto grave". Il Pd pontederese: "Istituti sotto attacco di Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia"
Il Liceo “Montale” di Pontedera e il Liceo “Dini” di Pisa sono finiti al centro di un acceso dibattito politico e istituzionale dopo la richiesta di ispezioni da parte del Ministero dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
La decisione è stata sollecitata da Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia, che nelle scorse ore avevano denunciato presunti contenuti politici in una videoconferenza con la relatrice delle Nazioni Unite Francesca Albanese. Secondo i rappresentanti della destra, l’iniziativa si sarebbe svolta senza contraddittorio e con possibili incitamenti agli studenti.
Il Comitato dei docenti del Liceo Montale ha respinto le accuse, chiarendo che l’assemblea d’istituto si è svolta regolarmente e che la presentazione online del libro della dottoressa Albanese era un’attività curricolare inserita nel percorso di Educazione civica, promossa su scala nazionale. La scuola ha sottolineato che i docenti erano presenti solo per dovere di sorveglianza e ha rigettato ogni accusa di strumentalizzazione politica.
Il Partito Democratico di Pontedera e i Giovani Democratici della Valdera hanno espresso pieno sostegno ai docenti e agli studenti, definendo le ispezioni “un metodo di repressione del confronto e delle idee” e criticando la gestione politica della vicenda.
Sull'argomento è intervenuta anche l'assessora regionale alla scuola Alessandra Nardini, che ha definito le richieste del ministro Valditara, "Un fatto grave"
Ha scritto il Comitato dei docenti del liceo Eugenio Montale
In merito ai contenuti recentemente pubblicati sui profili social del dott. Matteo Bagnoli, noi docenti riteniamo doveroso precisare quanto segue, al fine di ristabilire la verità dei fatti e tutelare la comunità scolastica.
Il giorno 10 dicembre presso il Liceo Montale di Pontedera si è svolta un’assemblea d’istituto regolarmente richiesta per discutere problematiche interne all’istituto, formalmente autorizzata e gestita dagli studenti, secondo quanto previsto dal Regolamento di Istituto e dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti: i docenti erano presenti solo per dovere di sorveglianza.
Nello stesso giorno, all’interno delle ore curricolari, alcune classi hanno assistito alla presentazione online del libro “Quando il mondo dorme” della dott.ssa Albanese, relatrice delle Nazioni Unite, iniziativa organizzata su scala nazionale nell’ambito delle attività di educazione alla cittadinanza globale, come previsto dal curricolo di Educazione civica di istituto.
Si è trattato di un’attività formativa condivisa con gli studenti, inserita nel quadro delle iniziative promosse dalla scuola per favorire la partecipazione democratica, la conoscenza delle istituzioni internazionali e il dialogo tra studenti e professionisti impegnati in contesti globali.
È quindi del tutto infondata qualsiasi narrazione che veda la presenza della dott.ssa Albanese all’assemblea d'istituto degli studenti. Inoltre, sono altresì lesive della dignità della comunità scolastica le affermazioni che parlano di imposizioni, irregolarità, forzature didattiche o strumentalizzazioni politiche da parte della scuola o dei docenti.
Il liceo Eugenio Montale opera nel rispetto delle norme, promuovendo valori di pluralismo, senso critico, libertà di pensiero e partecipazione responsabile, e rigetta ogni tentativo di stravolgere i fatti con interpretazioni scorrette o denigratorie.
La comunità scolastica lavora quotidianamente per garantire un ambiente educativo serio, aperto e rispettoso.
Per questo motivo, la diffusione di ricostruzioni parziali e fuorvianti non solo offende il lavoro della scuola, ma rischia di danneggiare anche l’immagine degli stessi studenti, che hanno organizzato con maturità e autonomia l’assemblea di istituto.
I docenti restano disponibili a ogni confronto trasparente e costruttivo, ribadendo tuttavia la necessità che il dibattito pubblico si basi su dati verificabili e non su affermazioni distorte.
Ha scritto Alessandra Nardini, assessora regionale all'Istruzione.
"È un fatto grave, un attacco all'autonomia scolastica, alla libertà di espressione e di dibattito su temi di attualità". Così l'Assessora regionale toscana con delega all'Istruzione, Alessandra Nardini, commenta la notizia dell'annuncio, da parte del Ministro Valditara, di ispezioni ministeriali nelle scuole toscane dove alcune classi hanno partecipato ad un webinar con la relatrice ONU Francesca Albanese.
Le scuole in questione sono il Liceo Montale di Pontedera, il Liceo Dini di Pisa e l'Istituto Comprensivo Massa 6 di Massa.
"È in corso un vero e proprio attacco alle scuole coinvolte, alle e ai loro docenti, persino alle studentesse e agli studenti, trattati come fossero incapaci di comprendere e di sviluppare senso critico. È un attacco su cui non posso tacere.
Prima di tutto occorre dire - come benissimo ha fatto il Comitato docenti del Liceo Montale - che in queste ore esponenti della destra toscana stanno raccontando delle falsità, distorcendo strumentalmente la realtà dei fatti.
Non si può far passare la narrazione che nelle scuole toscane si faccia "propaganda politica volta all'indotrinamento dei giovani grazie all'autonomia scolastica", come afferma l'Onorevole della Lega Ziello, né che "la scuola sia il campo di addestramento ideologico di pochi professori politicizzati" come sostenuto dal Consigliere comunale pontederese di Fratelli d'Italia Matteo Bagnoli che addirittura, non pago di aver commissionato un'interrogazione parlamentare all'Onorevole Amorese, annuncia anche un'interrogazione in Provincia per avviare gli accertamenti disciplinari sui docenti coinvolti e una visita al Liceo per esercitare fino in fondo il suo ruolo, di vigilanza istituzionale."
L'Assessora Nardini ci tiene a chiarire un punto: "Rifiuto la strumentalizzazione politica che la destra vuole fare rispetto alle parole pronunciate dalla relatrice Albanese sull'irruzione alla sede centrale de La Stampa. Per quanto mi riguarda quelle parole erano e restano sbagliate, ma è chiarissimo che Francesca Albanese sia stata invitata a partecipare all'iniziativa che ha coinvolto le scuole toscane nell'ambito di attività di educazione alla cittadinanza globale comprese nel curriculo di educazione civica, per il suo ruolo di relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.
Francesca Albanese ha il merito di aver portato alla luce quanto è accaduto e sta continuando ad accadere a Gaza e in Cisgiordania, evidentemente ciò che la destra non vuole venga raccontato".
L'Assessora prosegue con un chiaro riferimento al Ministro Valditara: "Il peggior Ministro dell'Istruzione che questo Paese abbia avuto non perde occasione per dimostrarsi tale e per mostrare tutta l'insofferenza della destra alle voci non conformi al proprio pensiero. Al di là di quanto si possa condividere delle posizioni politiche di Albanese, la relatrice è un'ospite qualificata per parlare del genocidio del popolo palestinese e le scuole hanno il dovere formativo di offrire alle studentesse e agli studenti voci capaci di stimolare pensiero critico. Quando Valditara e la destra parlano di indottrinamento, insultano l'intelligenza delle ragazze e dei ragazzi, che sono capacissimi di ascoltare e farsi opinioni proprie. Ormai siamo al livello di controllo dello Stato sul libero confronto di idee e sull'autonomia degli istituti scolastici, una roba da regimi totalitari del Novecento che ci deve preoccupare moltissimo.
È esattamente il contrario: è la destra, con il Ministro Valditara, che vuole usare la scuola come terreno di propaganda ideologica. Lo sta facendo avversando i percorsi di educazione sessuo-affettiva, i percorsi di educazione alla parità e alle differenze, con le linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica e con le nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo".
"Infine - chiosa l'Assessora - ho una domanda e una richiesta per il Ministro e per gli altri esponenti di destra che hanno deciso di cavalcare questa vicenda: quando parlano di pluralismo e di contraddittorio, cosa intendono esattamente? Perché, se siamo d'accordo sul fatto che il popolo palestinese stia subendo un'ingiustizia, un massacro, di quale contraddittorio c'è bisogno? Viene quindi da chiedersi se non sia esattamente questo il problema: la non condanna di quanto è accaduto e sta accadendo in Palestina.
Infine, lancio un appello ai rappresentanti istituzionali della destra in Toscana che in queste ore stanno impegnando tutte le loro energie in dichiarazioni pubbliche, presentazione di atti e quant'altro: le stesse energie mettetele anche voi nell'aiutarci a scongiurare gli accorpamenti degli istituti scolastici voluti proprio dal Ministero Valditara e nell'ottenere finanziamenti per l'edilizia scolastica a favore di Comuni e Province, tema su cui da mesi sollecitiamo una risposta con cifre e tempistiche certe da parte del Ministro. La scuola italiana ha bisogno di investimenti, non certo di tagli e degli attacchi alla sua primaria funzione di formare cittadine e cittadini liberi e consapevoli, che questa destra continua quotidianamente a sferrare".
Hanno scritto il PD Pontedera e i Giovani Democratici della Valdera.
Il Partito Democratico di Pontedera e i Giovani Democratici della Valdera esprimono profonda preoccupazione nel venire a conoscenza del fatto che il Ministro dell’Istruzione abbia disposto ispezioni a carico del liceo “Dini” di Pisa e del liceo “Montale” di Pontedera, il tutto a causa degli sguaiati attacchi di questi giorni diretti contro i suddetti istituti da parte di Gioventù Nazionale e di Fratelli d’Italia.
Il comunicato rilasciato dal Comitato dei professori del liceo Montale, ai quali va il nostro pieno sostegno, ha già smentito le falsità raccontate sui social ed, evidentemente, anche tramite canali ufficiali col ministero, dai locali membri di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale, precisando come non vi sia stata alcuna presenza della Dott.ssa Francesca Albanese a nessuna assemblea studentesca, ma lo svolgimento di una regolare iniziativa curricolare, peraltro organizzata su scala nazionale.
Ma non è questo ciò che ci spaventa, siamo abituati alle bugie di Bagnoli e Nannipieri circa l’indottrinamento nelle scuole, ricordiamo ancora gli attacchi degli anni passati, contro la carriera Alias e i bagni genderless.
Ciò che ci spaventa è il metodo di repressione del confronto e delle idee che le forze politiche di destra, supportate da un ministro compiacente, mettono in atto, stavolta contro il Liceo Montale: se non piace una iniziativa, si attaccano i docenti e gli studenti e le studentesse, si mettono alla berlina sui social, si arriva a mistificare la realtà parlando di fantomatiche presenze alle assemblee di istituto e si fa intervenire un Ministro, nel perfetto stile squadrista di repressione.
Ci rivolgiamo con forza anche al Ministro, che si sta rendendo complice di questo scempio, ordinando le ispezioni: che si occupi dei veri problemi degli istituti, a cominciare dal DDL Valditara, che sta per essere discusso in Parlamento. Se si pensa di riformare la scuola a colpi di ispezioni e con l’introduzione dello studio della Bibbia come “testo storico” nelle classi primarie, allora forse è bene che il Ministro torni a visitarla, qualche scuola, e parli con studenti e docenti dei reali problemi che hanno, come le carenze di organico, l’assenza di insegnanti di sostegno, la mancanza dell’educazione civica e dell’educazione sessuale, spesso l’impossibilità di poter raccontare la storia moderna agli studenti e alle studentesse, a causa dei programmi scolastici troppo ancorati al passato.
Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia accusano gli altri di indottrinamento, ma al tempo stesso si rendono corresponsabili dell’indottrinamento degli studenti sostenendo il DDL Valditara.
E’ estremamente grave che un partito di governo come Fratelli di Italia e la sua giovanile si possano mettere in contrapposizione così dura contro un collettivo scolastico, insultando con sufficienza e arroganza studenti e insegnanti nei commenti scritti da propri militanti e simpatizzanti sui social.
In ultimo, è estremamente svilente leggere comunicati stampa che dimostrano come per la destra studentesse e studenti siano meri contenitori vuoti, pronti ad essere indottrinati da chiunque, negando loro spirito autonomo e critico. Ricordiamo che il percorso assembleare e di incontri nelle le scuole è strutturato e parte di un progetto, non certo campato in aria come Fratelli d'Italia vuole fare credere e come invece il Comitato dei Docenti ci ha già ricordato.
In quanto Giovani Democratici e Partito Democratico siamo convinti che la democrazia avvenga attraverso il confronto tra più opinioni, purché queste siano rispettose e costruttive; la scuola deve essere luogo di confronto e dibattito nella piena autonomia di personale, studenti e docenti dell'Istituzione democratica.
La nostra massima solidarietà agli studenti, alle studentesse ed ai docenti dell’Istituto Montale di Pontedera, e di tutti gli altri istituti beceramente attaccati da Fratelli d’Italia e dalla sua Gioventù Nazionale.
Avevano scritto Fratelli d'Italia e Gioventù Nazionale l'11 dicembre.
“Quanto avvenuto ieri in oltre 150 istituti italiani, tra cui il Liceo Montale di Pontedera e il Liceo Ulisse Dini di Pisa, desta forte preoccupazione. La partecipazione degli studenti alla videoconferenza “Quando il mondo dorme. Francesca Albanese incontra le scuole”, organizzata dal gruppo ‘Docenti per Gaza’, si è svolta senza alcun elemento di contraddittorio e in un contesto che ha assunto connotazioni chiaramente politiche. La scuola non può diventare un luogo di propaganda, ma deve rimanere un ambiente di formazione libero.”
“Nel corso della conferenza Albanese ha ripetuto i suoi soliti mantra, sostenendo che il Governo Meloni – un governo democraticamente eletto dagli italiani – sia composto da “fascisti” e complice di un genocidio, accusando Leonardo di essere una “azienda criminale” e arrivando persino ad incitare gli studenti ad occupare le scuole. Di fatto incitando dei minorenni a commettere reati sanzionati dal codice penale. È bene ricordare che, solo nella nostra provincia, le occupazioni degli ultimi anni hanno prodotto danni per centinaia di migliaia di euro a carico della collettività.”
“Quanto accaduto evidenzia l’importanza di un quadro normativo chiaro come quello previsto dal DDL Valditara sul consenso informato per le attività di educazione sessuo-affettiva. Una regolamentazione analoga dovrebbe, a nostro avviso, essere estesa anche alle iniziative di natura politica, di qualsiasi orientamento, così da garantire trasparenza e tutela per studenti e famiglie. Senza strumenti adeguati, rischia di incrinarsi quel rapporto di fiducia che è fondamentale tra scuola e famiglia.”
“Abbiamo già depositato un’interrogazione alla Provincia di Pisa per chiedere che venga fatta luce su quanto avvenuto, sia al Liceo Montale che al Liceo Ulisse Dini. Parallelamente, ci siamo attivati con gli Onorevoli di Fratelli d’Italia per la presentazione di un’interrogazione parlamentare e abbiamo informato le istituzioni competenti.”
“Mentre anche la sinistra istituzionale ha preso rapidamente le distanze da Francesca Albanese – come dimostra la decisione del sindaco di Firenze Funaro, e di molti altri, di sospendere il percorso verso la cittadinanza onoraria – nelle scuole permangono frange che continuano a proporre iniziative con un evidente contenuto politico. Si tratta di dinamiche che rischiano di snaturare il ruolo educativo della scuola, che deve restare un luogo di formazione, dialogo e crescita libera. Difenderemo gli studenti, difenderemo le famiglie e difenderemo la libertà.” dichiarano Matteo Bagnoli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Provinciale, Christian Nannipieri, responsabile di Gioventù Nazionale Pontedera.


